LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Grigio

    Omicidio a Lorient di Jean Failler

    • di Silvia Treves
    • Giugno 15, 2017 a 5:24 pm

    I volumi della collana «i luoghi del delitto» dell’editore Robin hanno come comun denominatore il fatto di essere ambientati in luoghi reali e rilevanti per il crimine e per le indagini; in parole povere criminali, vittime e investigatori sono tutti profondamente legati alle scene dei delitti e, con quelle date modalità, il reato non avrebbe potuto avvenire altrove. Così, i veri protagonisti dei volumi di Robin saranno, al di là della costruzione più o meno abile del meccanismo narrativo e del rispetto più o meno assoluto delle convenzioni del genere, i luoghi, le atmosfere di provincia, il tessuto socio-economico e la storia delle piccole città.

    La scelta di Jean Failler, autore di Omicidio a Lorient, primo volume della collana, (e di conseguenza la mia di leggerlo) era in un certo senso obbligata: Failler è bretone, uno scrittore ex pescatore, ex pescivendolo, ex impiegato nel settore ittico, che vive in un villaggio a picco sul fiordo di Quimper e, ovviamente, conosce Lorient e le sue vicissitudini come voi conoscete il vostro quartiere. Appunto. Io sono stata da quelle parti una quindicina di anni fa e non me le sono dimenticate.

    In una lingua dal sapore fortemente orale, Failler ci racconta un delitto di provincia, di dieci anni fa. Una piccola morte poco importante, neppure un omicidio, un semplice incidente, almeno così pare sulle prime: la segnalazione del cadavere viene ricevuta da Mary Lester, allieva ufficiale di polizia ventiquattrenne appena giunta da Parigi. Ma è un barbone, anzi il barbone di Lorient, sentenzia il superiore. Una caduta in acqua durante la solita sbronza, decide il superiore, e rimanda Mary tra le scartoffie dove l’ha confinata da quando è arrivata.

    Jean Failler

    Mary è fresca di studi e scarsa di esperienza ma è sveglia e caparbia e non sopporta le arie da vero macho del superiore, così continua a seguire una traccia esile con l’aiuto dei pochi colleghi che non provano diffidenza e revanscismo nei confronti dell’unica collega femmina assegnata alla prefettura di Quimper a memoria di poliziotto. Ciò che viene a galla è un mondo chiuso e avaro di sé, pieno di immaginabili, ma non per questo meno intensi, desideri e odii segreti, peculiare perché quella di Lorient non è la provincia americana o quella inglese: è una terra di marinai, taciturna, «maschile» e protesa sul mare, che di mare ha vissuto per secoli e ancora ricorda i tempi nei quali da Lorient salpavano le navi della Compagnia delle Indie e che per sopravvivere in anni recenti è stata costretta a convertirsi al terziario, alla tecnologia. Ma Mary non è bretone, è donna in un mondo di uomini e pretende di mettere tutto a soqquadro soltanto perché la spiegazione più ovvia non la convince…

    Inutile dire che chi conosce la zona, anche soltanto da turista frettoloso, si gusterà qualche atmosfera in più, riconoscerà qualche strada, qualche luce, ricorderà qualche profumo. Ma il romanzo di Failler non ha bisogno di questa complicità con i lettori per stare in piedi. La vicenda è ben descritta, l’intreccio funziona, i personaggi sono efficaci.

    Unica pecca – veniale – la caratteristica che potrebbe essere più apprezzabile del romanzo: la scelta di descrivere dall’interno Mary Lester che, almeno in questo primo titolo della serie che Failler le ha dedicato, sta un po’ stretta nel ruolo di eroina in lotta contro i pregiudizi dei colleghi, il loro gentile paternalismo – quando va bene – o i patetici atteggiamenti da gallo nel pollaio quando va male. La medesima scelta condiziona il deuteragonista, che soltanto nell’efficace finale riesce a trovare la sua vera misura e a diventare significativo.

    Comunque il voto è positivo, sia per Failler sia per l’editore Robin. Ho intenzione di seguire Mary in qualche altra avventura

    Jean Failler, Omicidio a Lorient, Robin 2004, 2011 ed. or. 1992, pp. 137, € 9,90, trad. dal francese di Francesca Zuccatti-Schaal

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: istantaneeRecensioniNarrativa franceseBretagna

      Potresti trovare interessante anche...

    • La vendetta del mastino dei Baskerville Ottobre 14, 2014
    • Medioevo in giallo Maggio 23, 2014
    • Viaggio nella paura insieme a Eric Ambler Agosto 22, 2015
    • Il Golem a Limehouse di Peter Ackroyd Maggio 6, 2015
    • Articolo precedente Salam, maman di Hamin Ziarati
    • Articolo successivo Coyote rising di Allen Steele
    • Facebook

    • In primo piano

      • L’Era degli scarti di Marco Armiero02/08/2023
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
    • Ultimi articoli

      • La pista di ghiaccio di Roberto Bolaño
      • L’Era degli scarti di Marco Armiero
      • Un giorno come un altro di Shirley Jackson
      • Una seconda natura di Michael Pollan
      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.

     

    Caricamento commenti...
     

    Devi effettuare l'accesso per postare un commento.