LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Magazzino

    Andorra di Peter Cameron

    • di Andrea D'Urso
    • Marzo 10, 2015 a 8:56 am

    andorra

    Solitamente quando entro in libreria cerco di fare presto e di andarci con le idee chiare. Prendo quello che c’è da prendere e mi dirigo rapido alla cassa. Il tutto per difesa personale. Qualche tempo fa tuttavia, durante il tragitto non ho potuto fare a meno di notare Andorra di Peter Cameron, stretto tra un legal thriller e l’ennesimo libro con i fiori, i profumi, lo zenzero e la cannella. Non so se per una sorta di pietas o perché fosse il solo libro di Cameron a non aver letto, ma me lo sono preso e portato via pure a lui.
    Che dire… Andorra è la storia di un uomo che si trasferisce ad Andorra per l’appunto, deciso a cambiare vita dopo una terribile tragedia. Nel suo soggiorno incontrerà altre persone che devono superare altre più o meno terribili tragedie.
    Detta così, potrebbe essere un capolavoro come una stronzata, come tutte le storie dette così, d’altronde. E allora proviamo a dirla in un altro modo.
    Innanzitutto Peter Cameron è uno di quegli scrittori che mi piace leggere mentre lo leggo. E non è una cosa così scontata come si potrebbe credere. Cioè, tu lo leggi e intanto ti chiedi quanto sia profondo il libro e dove lo scrittore voglia arrivare, ma comunque sarà il risultato finale, tu sei contento. Non si tratta di intrattenimento, ma di piacere della lettura. Una cosa diversa insomma. E comunque, dovunque voglia arrivare, Cameron arriva, eccome se arriva. Diciamo pure che arriva appena parte:

    Tanti anni fa lessi un un libro ambientato ad Andorra e l’idea del paese che ne ricavai mi rimase talmente impressa che quando, costretto dalla circostanze, dovetti ricominciare in un posto nuovo, mi fu immediatamente chiaro dove andare. E arrivarci, visto il mondo di oggi, non era difficile, così partii, lasciandomi alle spalle quel che mi era necessario lasciare – cioè tutto. E’ incredibile la facilità con cui, volendo o avendone necessità, si può cambiare vita. Tuttavia, com’è ovvio, non l’ho cambiata veramente. La mia vita è sempre la stessa, però in un altro paese: Andorra.

    E’ stato scritto molto riguardo questo libro e anche molto bene, a mio giudizio. Andorra come simbolo, come luogo mentale, come luogo dell’animo, come luogo di confine. Architetture astratte, metaforiche, l’atmosfera che conta più della trama, fughe tra le montagne o in mare che rimandano alla fuga da se stessi come tratto ineludibile dell’esistenza. Nello stesso tempo, molti hanno storto il naso di fronte a questo romanzo giovanile di Cameron, ritenendolo meno riuscito dei successivi.
    Non sono di quest’opinione. Mi è piaciuto assai. Anche perché – essenzialmente – mi piace quando uno scrive così:

    Era una felicità esteriore, legata al luogo, una felicità che a volte mi prende quando mi pare di essere al posto giusto nel momento giusto, quando il mondo intorno a me sembra perfetto, ogni cosa disposta ad arte come nella vetrina di una boutique, e io m’arrendo: credo in quella perfezione, mi sento al sicuro e senza responsabilità, quasi la bellezza del mondo visibile impedisca che mi accadono delle brutte cose.

    peter-cameron_b

    Peter Cameron

    Insomma, lo trovo un grandissimo libro, se non si era capito. E oltre ad averlo trovato molto bello, ho trovato anche un’altra cosa: Franz Kafka. Non solo per il timbro di alcuni personaggi apparentemente secondari. Non solo per il vento di polizia (e di giudizio) che soffia per tutto il corso del romanzo. Non solo per la patina di sogno che si fa strada dalla prime pagine e non se ne va più. In alcune scene Kafka c’è mancato proprio che lo vedessi fisicamente, seduto a un tavolino o come semplice passante. Perché Kafka non è un uomo o uno scrittore. Kafka è uno spirito trasversale, che vaga dai tempi dei presocratici (la natura ama nascondersi) . E continua a vagare tutt’oggi (vedi i racconti di Lydia Davis, per esempio).
    Non ha letto il libro, ma ha visto il film scriveva Ennio Flaiano. Personalmente, una frase che come poche racconta la natura di questi tempi. Dato che ogni romanzo di Cameron ci fanno poi un film, non è escluso che lo facciano anche con questo. Ecco, in tal caso, non fate che andate a vedere il film e poi non leggete il libro, considerato anche cosa è stato fatto in pellicola degli altri suoi romanzi.
    Uno che certamente il libro l’ha letto, è Roberto Calasso, il quale in un’intervista afferma che gli scrittori contemporanei, i grandi scrittori contemporanei, si possono contare sulle dita di una mano. Il tutto per dire che tra questi scrittori c’è Kundera.
    Gli altri non è dato sapere. Appena finito il libro, mi sono chiesto se Cameron ci stesse nella mano di Calasso. Per quanto mi riguarda, non so se i miei grandi scrittori contemporanei si contino nelle dita di una mano, e non so neanche se ci sia Kundera tra questi. So invece che Peter Cameron c’è. E l’ho saputo – irreversibilmente – proprio attraverso questo libro.

     

    Peter Cameron, Andorra

    Adelphi Fabula 2014, pp. 236, € 18,00, trad. Giuseppina Oneto

     

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: istantaneenarrativa statunitenseRecensioniPeter Cameron

      Potresti trovare interessante anche...

    • G. Hauptmann – Il fantasma Maggio 26, 2004
    • Il Maestro del Giudizio Universale Novembre 24, 2014
    • Due rampe per l’abisso di Rex Stout Gennaio 18, 2017
    • La battaglia delle Termopili per appassionati Maggio 27, 2013
    • Articolo precedente L’Ultima Colonia
    • Articolo successivo Donne che vivono da sole
    • Facebook

    • In primo piano

      • L’Era degli scarti di Marco Armiero02/08/2023
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
    • Ultimi articoli

      • La pista di ghiaccio di Roberto Bolaño
      • L’Era degli scarti di Marco Armiero
      • Un giorno come un altro di Shirley Jackson
      • Una seconda natura di Michael Pollan
      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.

     

    Caricamento commenti...
     

    Devi effettuare l'accesso per postare un commento.