Heinrich Böll
Termine di un viaggio di servizio
Marcos y Marcos
€ 15,00
trad. M. Marianelli, M. Ingenmey
Germania Federale, anni Cinquanta.
Al termine di un viaggio di servizio una jeep dell’Armata federale (Bundeswehr) viene allegramente data alle fiamme.
Autori del sabotaggio un giovane militare e suo padre, un falegname. Uomini apprezzati e stimati nella piccola comunità dove vivono.
Oscuri i motivi del gesto e inevitabile il processo.
Senonché un processo per un fatto apparentemente tanto banale può rischiare di assumere contorni politici, tanto è vero che i potenti locali e gli immancabili politici si adoperano perché la stampa non gli dia più spazio di quello che si dedica a un evento marginale avvenuto in provincia.
Questo il quadro che si presenta al lettore, chiamato a ricostruire, attraverso le testimonianze e la descrizione dei piccoli fatti di una cittadina renana, i motivi dell’atto vandalico.
Gruhl padre, eccellente falegname, vedovo di poche parole e uomo profondamente allergico alla retorica non rivendica nulla e non proclama. Si limita a descrivere il suo gesto senza alcuna sovrainterpretazione, mostrando soltanto una sorniona soddisfazione che ha il dono di far saltare la mosca al naso al pubblico ministero. Il processo si allunga, l’esame dei testimoni della difesa e dell’accusa viene condotto con un impegno degno di ben altri reati.
L’aula del tribunale della piccola città diviene così il palcoscenico sul quale sfilano le piccole miserie e i grandi momenti della storia del XX secolo, una rappresentazione della quale Böll è attentissimo e graffiante regista.
L’autore affida al falegname Gruhl, anarchico nichilista suo malgrado (oggi diremmo black bloc), il compito di dimostrare l’intrinseca e connaturata stupidità delle strutture politiche, la loro cecità e incapacità di applicare all’individuo reale un corpus di leggi basate su principi astratti. Un compito che il personaggio di Böll, con il suo pacato e stralunato gusto per l’assurdo e l’incongruo, riesce perfettamente a condurre a termine.
Pubblicato nel 1966, cinque anni prima di Foto di gruppo con signora, Termine di un viaggio di servizio è un romanzo che le recenti vicende politiche italiane rende di impressionante attualità. Lo scontro fatale tra un abile e stimato artigiano e una macchina statale cieca e idiota sembra riproporre altri scontri e altre polemiche più che mai vive nell’Italia di questi anni. Ma Herr Gruhl non è un teorico del separatismo fiscale o un evasore incallito ma soltanto un uomo con la sua storia e i suoi ricordi che pretende che il moloch statale riconosca la sua unicità ed eccezionalità, al pari di quella di tanti suoi simili.
Una rivendicazione alla quale è difficile opporre motivi sensati e che forse, almeno in parte, rappresenta una delle radici del sentimento antipolitico che agita il Nord italiano.