Scoperto da Dean Koontz e definito da Stephen King «un maestro del macabro», Bentley Little è un autore affermato nel campo della letteratura horror americana. Nato nel 1960 a Mesa, Arizona, dal 1990 pubblica in media un romanzo all’anno, senza preoccuparsi troppo di fare promozione ai suoi libri o di rilasciare interviste. Il suo romanzo d’esordio, The Revelation (1990), finora inedito in Italia, ha vinto il Premio Bram Stoker ed è stato recentemente tradotto in italiano da Ariase Barretta per la casa editrice fiorentina Vallecchi, attiva da oltre un secolo.
Storia che potremmo definire folk horror, la sinossi di The Revelation mi ha da subito catturato. Ci troviamo a Randall, una tranquilla cittadina dell’Arizona dove tutti si conoscono e non succede mai nulla di strano. La cittadina viene funestata da una serie di accadimenti sovrannaturali per poi diventare il terreno di scontro della millenaria lotta tra le forze del Bene e del Male. La vicenda prende le mosse quando la chiesa episcopale di Randall viene profanata con frasi oscene scritte con sangue di capra e il sacerdote, padre Selway, e la sua famiglia scompaiono misteriosamente. Quella episcopale non è l’unica chiesa a essere profanata; nel frattempo due allevatori vengono barbaramente uccisi dopo che i loro greggi sono stati sterminati. La narrazione include numerosi personaggi che fungono da punti di vista nei capitoli. I personaggi principali sono lo sceriffo Jim Weldon, un brav’uomo che deve far fronte alla terribile situazione in cui versa la città. Gordon Lewis, un aspirante scrittore che distribuisce casse della Pepsi Cola, e sua moglie Marina, da poco incinta. La coppia è preoccupata per la sorte della loro bambina a seguito degli strani fenomeni legati alla nascita di feti morti a Randall. Padre Donald Andrews, il nuovo sacerdote episcopale di Randall, dotato di poteri extrasensoriali. Fratello Elias, un misterioso predicatore itinerante che viene creduto un pazzo fanatico religioso (e per certi versi lo è) ma sembra l’unico a sapere come fermare le forze del male. Anche il titolo del romanzo, The Revelation, merita di essere analizzato: il libro contiene frequenti citazioni bibliche, soprattutto dal Libro dell’Apocalisse, che in inglese viene comunemente chiamato Book of Revelation, dal greco ἀποκάλυψις, che significa per l’appunto “rivelazione”.
«Jim sospirò. Sapeva che si trattava di un pensiero irrazionale, ma per lui era inconcepibile che così tante cose potessero succedere contemporaneamente e non essere collegate in qualche modo tra loro. E poi in una piccola città tranquilla come Randall! Una città in cui il tasso di criminalità annuale era prossimo allo zero. Ci doveva essere per forza un collegamento tra tutti quegli avvenimenti. Diverse capre erano state macellate e il loro sangue era stato usato per profanare le chiese del paese. Due dei proprietari delle capre sacrificate erano stati assassinati a loro volta. E padre Selway, il sacerdote della prima chiesa colpita… anche lui era stato assassinato. Anzi no. Tutti i membri della sua famiglia erano morti. Lui per il momento risultava solo scomparso.» (p.92)
A parte alcuni refusi il libro è ben tradotto; i personaggi sono ben delineati ma non memorabili; la storia è ben architettata, con una eccellente costruzione della trama; la scrittura è scorrevole e fortemente visiva. La prima parte è disseminata di elementi che contribuiscono a infittire il mistero e a presentare i personaggi. Ma è anche la parte che ho trovato più problematica: benché inizi in medias res, mi è parsa eccessivamente lunga.Dalla seconda parte il ritmo decolla in un crescendo di tensione fino ad arrivare all’inevitabile scontro finale del Bene contro il Male e a chiudersi in un ritorno alla normalità tipicamente kinghiano. La seconda parte mette i brividi, creando suspense per ciò che deve accadere e che si verifica nella terza parte. Gli eventi si accavallano aumentando di gravità in modo sempre più incalzante. Verso la fine della prima parte aumentano anche le scene orride e trucide: alcune sono davvero raccapriccianti e resteranno impresse nella mente del lettore, come il parto dell’ultraottantenne o l’uccisione splatter della povera gattina dei Lewis.
Non un capolavoro del genere horror, ma sicuramente una buona storia che farà felici gli amanti di Stephen King.
Bentley Little, The Rivelation, Vallecchi Firenze, 2022, pp. 416, 18€, trad. Ariase Barretta.
Nota: si ringrazia l’Ufficio Stampa Vallecchi Firenze per aver gentilmente inviato una copia del libro al recensore.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.