
Uno degli ultimi libri letti è Klara e il sole di Kazuo Ishiguro, ed. orig. e traduzione italiana del 2021, uscito per i Supercoralli Einaudi con traduzione a cura di Susanna Basso. Buon libro? Senz’altro, anzi direi ottimo, ma tenendo conto di alcune avvertenze e modalità d’uso. La scelta del punto di vista, innanzi tutto: quello di Klara un androide di classe AA (Amico Artificiale) ad alimentazione solare, il più recente nella classe delle IA da compagnia. Klara ha una mentalità quantomeno curiosa – ed è strana la sensazione di potersi immergere nei pensieri di una creatura artificiale, come in quelli di un personaggio umano –, è ingenua ma anche acuta, gentile ma cauta, ansiosa di essere adottata da una famiglia umana ma nel contempo comunque affezionata ai suoi “compagni”, gli altri AA che affollano il negozio.
Quando viene “adottata” dalla quattordicenne Josie, Klara si trova inserita in una famiglia disfunzionale, con la madre impegnata fino al collo nel lavoro e separata dal padre, Josie in condizioni di salute non buone e che ha perduto una sorella di recente – perdita che è diventata una fissazione pericolosa per sua madre –, e una donna di servizio, Melania, che non perde occasione per dichiarare il suo odio per qualunque genere di androidi.

Ciò nonostante Klara si dedica con passione e una buona dose di curiosità alla compagnia di Josie, divenendone quanto di più simile a una vera amica. Ben presto compare Rick, amico di Josie – e forse qualcosina di più che un semplice amico – con il quale la nuova amica di Klara trascorre i pomeriggi studiando e/o chiacchierando mentre l’androide la ascolta, ben felice di quell’amicizia che sembra liberarla dall’ombra della malattia. Ma non fila tutto come dovrebbe, la madre di Josie, anzi Madre, che la mette a parte di un suo sogno disperato, Melania che accenna a rischi e pericoli che la quattordicenne corre, il padre della sua amica che si rivela persona inattesa, Rick, con il quale Josie sembra avere rotto il rapporto e Mr Vance e Capaldi, il primo una vecchia conoscenza, il secondo un individuo oscuro ed enigmatico. Confusa, ma sempre decisa Klara si impegna per ricucire la situazione e per recuperare Josie, caduta nella medesima malattia che ha ucciso la sorella, e ci riuscirà, anche se a un prezzo troppo elevato.
Come dicevo all’inizio di questa recensione il punto di vista di Klara è l’elemento vincente di questo curioso e singolare romanzo. Il suo punto di vista “innocente” e senza peccato, simile a quello di un ipotetico “selvaggio” spedito suo malgrado nel nostro mondo con una missione non facile, e che aggirandosi tra noi, evidenzia per contrasto una realtà spaventosamente competitiva, dove il miglioramento tecnico e genetico ha un ruolo crescente nell’organizzazione umana e dove la semplice compagnia di un androide destinato a immolarsi può essere l’elemento vincente di un scontro che, al di là dei modi perfettamente urbani esibiti dagli esseri umani in ogni circostanza, è in realtà feroce e disperato. Un romanzo davvero notevole che sembra viaggiare a lungo in souplesse ma che quando colpisce fa davvero male.
Se guardassi meglio le nuvole scure mi accorgerei che non sono di fatto in scala rispetto alla Madre o alla cascata. Ciononostante questi ricordi compositi mi hanno talvolta invaso la mente in modo così vivido da farmi scordare per parecchio tempo che in realtà sono seduta nel Cortile, sulla terra dura.
Da un’intervista a Kazuo Ishiguro (da Leonetta Bentivoglio, “La Repubblica”):
«In effetti il libro parla soprattutto di emozioni e relazioni. S’interroga sui rapporti e i sentimenti in un contesto modificato dalla scienza e dalla tecnologia. Si può sostituire una persona che muore per evitarci il dolore della perdita? Un individuo è unico negli algoritmi e in altri dati? Se lo è, in che modo questo trasformerà la nostra affettività? Come cambierà l’amore, qualora potessimo trasferire un essere su una banca dati? Sono le questioni che ho voluto porre attraverso gli occhi di Klara e della sua innocenza.»

Kazuo Ishiguro, Klara e il sole, Einaudi 2021 [ed. or. 2021], pp. 280, € 19,50, trad. Susanna Basso
Idem, ed. in e-book. € 9,99
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