LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Magazzino

    Il sussurro del mondo di Richard Powers

    • di Massimo Citi
    • Ottobre 12, 2020 a 9:46 am

    Titolo originale del libro è Overstory, che, tra i significati correnti indica «Esagerato». Un’occhiata anche superficiale al volume, ricco di seicento e passa pagine, induce il lettore a condividere il giudizio, ma esiste anche un’accezione botanica della stessa parola, ovvero «il livello più alto delle chiome degli alberi in una foresta pluviale», e in questo modo Powers introduce furtivamente il tema del suo multiforme, inesauribile romanzo.

    Ma prima di iniziare anche solo a leggere questa recensione sarà bene imparare questi nomi: Nicholas Hoel, Mimi Ma, Adam Appich, Ray Brinkman e Dorothy Cazaly, Douglas Pavlicek, Neelay Mehta, Patricia Westerford, Olivia Vandergriff. Questi i nove protagonisti del romanzo, un complesso e ricco intrecciarsi di vicende destinate a incrociarsi che ne fanno un testo non solo corale ma anche curiosamente unico.

    Il centro – anche se parlare di «centro» riferendosi a un albero è piuttosto frustrante – diciamo Il tronco (il romanzo è suddiviso in Radice, Tronco, Chioma e Semi), del romanzo è una sequoia gigante, una pianta secolare destinata all’abbattimento che i nove protagonisti, ognuno a suo modo, tenteranno di salvare e, come la sequoia, tenteranno di salvare altre migliaia di alberi sacfificati in nome di un “progresso” che sempre di più coincide con un danno irreparabile all’ambiente.

    Riassumere una vicenda che si snoda per centinaia di pagine e che riguarda ben nove personaggi è un’impresa sovrumana che, se da un lato rischia di ripetere per una lunghezza piuttosto notevole le vicende narrate («scrivi il riassunto del libro appena letto»), dall’altro spiega tutto sommato molto poco della tessitura sottile con la quale le vicende sono scritte. Powers è un scrittore apparentemente oggettivo, quasi un patologo del narrato, capace di raccontare con la stessa attenta disattenzione il grave incidente che coinvolge un personaggio, come la felicità improvvisa che ne raggiunge un altro. Ma diciamo che un esempio vale mille parole:

    Nicholas alza lo sguardo, verso il punto in cui le montagne cominciano a liquefarsi. Le piogge della notte scorsa hanno ammorbidito il terreno e, spogliata della copertura che l’aveva tenuta ferma per centomila anni, la montagna scivola giù emettendo un boat o. Nick si mette a correre. Sopra di lui, un muro di roccia e legno alto sei metri punta dritto verso casa sua.

    L’ambiente, poco alla volta, diviene irriconoscibile e patrigno, assediato da milioni di esseri supposti pensanti, da mille piccoli e grandi interessi, da un sistema politico avido e miope e i nove protagonisti, affiancati da altri come loro, si battono per alberi che da milioni di anni giudicano silenziosamente il mondo e che, ancora per altri milioni di anni, continueranno a farlo. La differenza tra i nove protagonisti e coloro che li circondano è una silenziosa, diffusa empatia verso le grande creature arboree che popolano la loro esistenza e che, nel corso del libro, danno la sensazione di poter comunicare con le stupide, piccole e soprattutto transitorie creature che si affollano ai loro piedi.

    Ricìhard Powers

    Un romanzo politicamente schierato? Senza ombra di dubbio.

    Ma schierato freddamente, senza concedere nemmeno una sillaba al protoromanticismo di chi è convinto che amare l’ambiente vuol dire abbracciare un albero, obbligando alcuni dei protagonisti a un gioco acido e pesante, mettendo bene in chiaro chi sta dalla parte dell’ambiente e chi no, chi pensa ai secoli a venire e chi vuole difendere la prossima speculazione, contando sulla possibilità di replicarla ancora e ancora, come se la Terra fosse soltanto uno dei tanti pianeti a nostra disposizione.

    Un avviso per chi voglia imbarcarsi in questo grosso bastimento: non concedetevi nemmeno un momento di distrazione, Overstory è un libro possessivo e ossessivo, che ritorna come un sogno malsano e dove il continuo cambio di personaggi può condurvi presto a scegliere un libro meno ostico. Ciò detto, un romanzo meritevole di attenzione e di impegno anche se certamente non easy.

    Concludo con una breve immagine che, meglio delle parole fin qui spese, può darvi un’idea dell’atmosfera algidamente compressa de Il sussurro del mondo.

    Nick si sveglia in tenda con la testa per terra. Il terreno però è soffice, soffice quanto qualsiasi cuscino. Il suolo sottostante si estende in profondità di diversi centimetri ed è cosparso di aghi, tanti aghi caduti e morenti che diventano nuovamente delle microscopiche forme di vita, sotto il suo orecchio.

    Richard Powers, Il sussurro del mondo, La nave di Teseo, coll. Oceani 61, 2019 [ed. or. 2018], Premio Pulitzer 2019, pp. 658, € 22,00, trad. Licia Vighi

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: ecologiaRecensioniRichard PowersIstantaneaAlberiRivoluzione ambientale

      Potresti trovare interessante anche...

    • Macchine come me di Ian McEwan Settembre 8, 2020
    • Lourdes, un romanzo esageratamente divertente Maggio 7, 2013
    • Guardami di Yrsa Sigrurdardóttir Luglio 3, 2016
    • Nel museo dei dolori perduti Luglio 16, 2012
    • Articolo precedente Altre menti di Peter Godfrey-Smith
    • Articolo successivo La donna del Tribuno di Alberto Costantini
    • Facebook

    • In primo piano

      • L’Era degli scarti di Marco Armiero02/08/2023
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
    • Ultimi articoli

      • La pista di ghiaccio di Roberto Bolaño
      • L’Era degli scarti di Marco Armiero
      • Un giorno come un altro di Shirley Jackson
      • Una seconda natura di Michael Pollan
      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.

     

    Caricamento commenti...
     

    Devi effettuare l'accesso per postare un commento.