LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Alia Evo
        • Retrofuturo
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Alia Evo
        • Retrofuturo
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Magazzino

    L’ultimo amante di Hachiko di Banana Yoshimoto

    • di Massimo Citi
    • Dicembre 17, 2019 a 8:35 pm

    Uno dei temi preferiti da Yoshimoto – appariva già in Amrita – è quello della percezione extrasensoriale, ossia la possibilità di un contatto empatico con i defunti o il manifestarsi di forme di sensibilità esasperate quali la prescienza, o brevi, intensi momenti di telepatia. L’abilità di Yoshimoto consiste nel giocare questi «azzardi» narrativi in modo perfettamente coerente alla vicenda narrata. In questo il costante uso della forma di narrazione più parziale – il racconto in prima persona – ha un ruolo essenziale. Il lettore è così disponibile a eventi e percorsi in altre circostanze inaccettabili, sedotto dalla leggerezza sognante dello stile e attirato dal costante riferimento dell’autrice alla robusta tradizione romantica nipponica.

    Nell’opera di Yoshimoto (come in quella di Murakami Haruki) si è così pronti ad accettare sinistri presagi e inspiegabili – ma quotidiane – percezioni ESP. La cornice scelta dall’autrice, d’altro canto, è in genere studiatamente ordinaria, i suoi personaggi non posseggono doti particolari, al di là di un elevato grado di sensibilità, e quanto raccontano ha i modi e la verosimiglianza di un diario adolescenziale.

    Tutto questo discorso nasce in realtà da una delusione. L’ultima amante di Hachiko, Feltrinelli editore, traduzione di A.G. Gerevini, abbandonando il suo abituale traduttore, Amitrano, sembra possedere tutte le prerogative richieste da un testo firmato da Yoshimoto, ma nonostante questo fatica ad appassionare il lettore, probabilmente in qualche caso giungendo, in definitiva, a non riuscire a interessarlo davvero.

    Banana Yoshimoto

    Si tratta di un racconto lungo, narrato in prima persona dalla nipote di una saggia, anziana signora che un gruppo di fanatici ha deciso di riconoscere, dopo la sua morte, come guida spirituale. La nipote, che pure ha stima per la nonna, non riesce a prendere sul serio la passione spirituale che anima i credenti e la sua stessa madre e decide, invece, di concedersi interamente alla passione per Hachi, un giovane dal destino già segnato, di passaggio in Giappone e destinato a tornare in Tibet. Il testo è la cronaca della passione di Mao, la protagonista, e della rovina della comunità religiosa sorta sul ricordo della nonna.

    L’approccio di Yoshimoto al tema è decisamente un po’ troppo parziale: a lei interessa unicamente il racconto dell’amore di Mao per Hachi, un amore nato da una profezia della nonna e destinato a terminare dopo un tempo dato, ma fanatici e religione incombono e Yoshimoto è costretta a liberarsene, molto goffamente bisogna ammettere, con un finale affrettato. D’altro canto la scelta a priori di raccontare un amore destinato a terminare in un tempo dato risulta un po’ artificiosa per il lettore.

    Già a metà della lettura si ha la netta sensazione di un testo nato senza particolare passione, un esercizio di sopravvivenza commerciale del quale, probabilmente, sentiva la necessità unicamente l’editore giapponese di Yoshimoto. Il testo ha comunque avuto un certo successo in Italia (in Giappone e anche qui da noi) e il suo prezzo molto contenuto è stato probabilmente la chiave per l’acquisto.

    Banana Yoshimoto, L’ultima amante di Hachiko, Feltrinelli Universale economica, pp. 112, € 7,00, trad. A.G.Gerevini

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: Banana Yoshimotogiapponenarrativa giapponeserecensione

      Potresti trovare interessante anche...

    • J. Druzhnikov – Angeli sulla punta di uno spillo Ottobre 16, 2006
    • Angeli Novembre 19, 2014
    • Una coltre di verde di Eudora Welty Ottobre 19, 2017
    • Una comunista tedesca tra gli hopi Marzo 14, 2012
    • Articolo precedente Vamps di Norman Spinrad
    • Articolo successivo Ragnarök: la fine degli dei, di Antonia Susan Byatt
    • Facebook

    • In primo piano

      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
      • Lynn Margulis. La scoperta dell’evoluzione come cooperazione di Adriana Giannini02/28/2021
      • Lunedì inizia sabato di Arkadij e Boris Strugatskij01/27/2021
      • Il Dio nell’alcova di Elvezio Sciallis05/22/2019
      • La sinistra sociale di Marco Revelli03/10/2019
    • Ultimi articoli

      • Torino magica di Vittorio Del Tufo
      • Due romanzi di Kij Johnson
      • Il Figlio della notte di Jack Williamson
      • La boutique degli incanti, un’antologia di realismo magico
      • L’Invenzione della virilità di Sandro Bellassai
      • Specchi neri di Arno Schmidt
      • Morte sul vulcano di Vincent Spasaro
      • Assassino, torna da me! di Ray Bradbury
      • Cronorifugio di Georgi Gospodinov
      • Il telepatico / il telepate di John Brunner
      • Nuove frontiere (parte 1), a cura di Jonathan Strahan
      • Klara e il sole di Kazuo Ishiguro
      • Alien Virus Love Disaster di Abbey Mei Otis
      • Due antologie dalla «Biblioteca dell’Immaginario»
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.
      • La mente del corvo di Bernd Heinrich
      • La Meridiana di Shirley Jackson
      • La vita segreta, tre storie vere dell’era digitale di Andrew O’Hagan
      • L’Invincibile di Stanisław Lem
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione ex-URSS Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Alia Evo
        • Retrofuturo
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2022 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.

     

    Caricamento commenti...
     

    Devi effettuare l'accesso per postare un commento.