Anche se probabilmente fuori tempo massimo, segnalo volentieri un’antologia uscita già da qualche tempo e ormai temo sostanzialmente introvabile, se non sulle proverbiali bancarelle dell’usato.
Parlo di Pianeti dell’impossibile, Urania Mondadori Millemondi, curata da J. e K. Morrow, dove appaiono sedici racconti di autore europeo (continentale) scelti per conto della SFWA, l’Associazione degli scrittori di sf americana. Racconti di un livello più che discreto con alcuni acuti (il russo Lukjanenko, la finnica Sinisalo, il tedesco Eschbach, il polacco Huberath, il danese Ribbeck) un capolavoro assoluto, Il pianeta muto della russa Elena Arsenieva – racconto dedicato a Efremov – e una segnalazione per il racconto di Evangelisti, autore che conosco molto poco (letto poco e male, lo ammetto) ma che se la cava più che bene con un racconto di ambientazione carceraria – Sepultura, come l’omonimo gruppo heavy metal – un po’ gore nell’ambientazione ma di buona efficacia.

Johanna Sinisalo
Ahimé superflui i due racconti di autore francese. Non è xenofobia al contrario, ma semplice intolleranza, forse noia, per un modo di narrare sin troppo autocompiaciuto.
Curiosa e memorabile una frase riportata nell’introduzione di Morrow che riporto volentieri:
Per un europeo cento chilometri sono tanta strada, per un americano cento anni sono tanto tempo…

Sergei Lukyanenko
James e Kathryn Morrow (cur.), Pianeti dell’Impossibile, Urania Millemondi n. 53, 2010, pp. 362, € 5,50, trad. Alessandro Vezzoli
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