Un piccolo romanzo uscito postumo, La lunga oscura pausa caffé dell’anima di Douglas Adams – titolo originale: The Long Dark Tea-Time of the Soul, 1988 – è formato da poco meno di 280 pagine di avventure dell’ispettore olistico Dirk Gently, così presentate dal Boston Herald: «… ci sono pagine impossibili da leggere senza scoppiare in lunghe, fragorose, risate».
È vero?
No.
Probabile che il Boston Herald parlasse di qualche altro romanzo di Adams. O forse di qualche altro romanzo in generale. O forse di un film. O di una commedia. Fatto sta che questo romanzo di Adams è sicuramente gradevole, a tratti educatamente divertente, ma nulla di più. C’è una piccola premessa da fare, prima di continuare. Nel 2001 è uscito American Gods di Neal Gaiman, romanzo evidentemente legato alla tradizione del fumetto, dove gli antichi dei della tradizione Norrena, Slava, Indiana, Amerinda, Irlandese, Africana, Egizia vivacchiano negli USA, condannati a una vita grigia e costretti a una vita interminabile, senza più nessuno ad adorarli. Ecco, le avventure di un Thor poco dotato intellettualmente e di un vecchio Odino ricoverato in un ricovero per anziani possono anche risultare divertenti, ma il romanzo di Gaiman, anche se scritto bel tredici anni dopo, incombe, e sono inevitabili i confronti, che, anche grazie alla traduzione affrettata e un po’ legnosetta di Marco e Dida Paggi, si chiudono tutti a svantaggio di Adams.
Dirk Gently è un’invenzione notevole, anche se il suo procedere in modo «olistico» è spesso più dovuto al puro caso che frutto di una condotta volutamente non-riduzionista. Ovvero, il buon Dirk riesce sempre a trovarsi nel bel mezzo di eventi inattesi, con qualche non piccola falla nella successione degli eventi. Ma con tutto ciò, se amate Douglas dell’amore che merita non potete non amare anche quest’ultimo suo figlio un po’ rachitico. Anche se non posso non consigliarvi di leggerlo direttamente in lingua.

Douglas Adams
Douglas Adams, La lunga oscura pausa caffé dell’anima, Mondadori Oscar Piccola Biblioteca 2011, pp. 273, € 10,00, trad. Marco e Dida Paggi
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.