Il sistema riproduttivo di John Sladek. Riassunto del testo (in breve): il professor Smilax, scienziato solitario dall’infanzia infelice, congegna un apparato micidiale, ovvero una macchina simil-intelligente – un sistema esperto robotico si direbbe ora – capace di riprodursi ad libitum utilizzando materiali metallici di ogni genere e ogni fonte di energia.
Naturalmente la macchina sfugge ben presto al controllo militare e le sue fameliche cellule
si spargono ovunque nel mondo attaccandosi alle prese di corrente o direttamente ai tralicci e
impadronendosi di qualunque oggetto metallico – dai cassetti fino alle otturazioni dentarie – per riprodurre altre cellule altrettanto fameliche. E disastrose.
Il sistema riproduttivo verrà infine riportato sotto controllo, e owiamente non vi dico né come né da chi, ma lasciando dietro di sè un mondo piuttosto diverso e certo non peggiore di prima.
Il romanzo si legge letteralmente d’un fiato e nonostante i suoi non pochi anni di età non ha perduto né smalto né tantomeno cattiveria. Per un appassionato di fantascienza è un piccolo gioiello: una vera miniera di godibilissime parodie di miti e personaggi classici del genere come il cyborg o l’immancabile scienziato pazzo che vuole dominare il mondo.
Ma la maestria di Sladek va molto oltre i confini del genere che viene preso a pretesto per bersagliare la società americana di quegli anni e le sue istituzioni più sacre (università, forze armate, marines, CIA, industria, famiglia, matrimonio) con assurdi e crudeli sberleffi, condotti senza acrimonia e con una leggerezza e un’abilità narrativa davvero rare. Ho letto diversi anni fa il romanzo e ricordo ancora la sensazione di leggero capogiro, il lieve stordimento che mi aveva lasciato, sensazioni puntualmente ripetutesi con questa rilettura. Il sistema riproduttivo è un romanzo generoso, condotto a un ritmo febbrile nel quale deve essere il lettore a frenare. Anni di cultura e di controcultura made in USA (e non solo) vi trovano cittadinanza, si scontrano, si accapigliano dando luogo a situazioni irripetibili, a contraddizioni esilaranti che ricorderete all’improvviso sorridendo mentre siete alle prese con una macchina del caffè dispettosa o con un computer particolarmente ottuso.
Sladek ha un modo interamente suo di entrarvi nella vita, un modo divertito ma insidioso che non dimenticherete.
Sladek, tuttavia, è un autore che, muovendosi ai confini del genere sf, ha sempre stentato a trovare un pubblico e un meritato successo. In Italia di suo è stato pubblicato oltre a Il Sistema Riproduttivo, Robot fuorilegge in un remoto e ormai introvabile Urania del 1983 e i racconti Rapporto sulle migrazioni del materiale didattico e Il bambino nel forno.
John T. Sladek, Il sistema riproduttivo, Sellerio, coll. Fantascienza 2, 1995, pp. 280, € 9,30 [prezzo outlet: 4,65], trad. Roberta Rambelli
Altre edizioni uscite a suo tempo:
Idem, Classici Urania 1990, 11/1990
Idem, Urania Collezione 64, 2008
John T, Sladek, Il sistema riproduttivo, Libra editrice 1977, pp. 254, trad. Roberta Rambelli
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