LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Magazzino · In primo piano

    Il falsario

    • di Massimo Citi
    • Ottobre 31, 2013 a 9:30 am

    falsario
    Con Il falsario (Thanatos, das schwarze Buch) di Helmut Krausser, Einaudi ci troviamo in provincia, negli anni novanta. Protagonista è Konrad Johanser, brillante studioso di letteratura romantica. Johanser è brillante, abile, puntiglioso fin quasi al maniacale ma è un alcolista e ha l’enorme difetto di essere un individuo rigido, poco simpatico, scostante, spesso aggressivo o intollerante. L’Istituto di Studi sul Romanticismo Tedesco lo tiene in altissima considerazione ma i suoi rapporti con tutti, superiori compresi, sono difficili. Konrad ha rapporti non facili anche con l’altro sesso, un matrimonio fallito alle spalle e una storia con una prostituta tossicodipendente che inutilmente (e paternalisticamente) ha tentato di «salvare».  La possibile chiusura dell’Istituto e la crisi del matrimonio, giunti contemporaneamente, lo spingono a «inventare» alcuni documenti (carteggi, liriche ecc.) di autori tedeschi del Settecento, presentando nuove ipotesi e nuove acquisizioni che mettono a rumore il mondo accademico. La sua truffa rilancia l’Istituto ma Konrad, poco amato da tutti, viene messo alla porta sia pure con una grossa liquidazione. Solo e smarrito decide di andare in visita agli zii in provincia. Mentre la zia, Marga, lo accoglie con gioia, il marito Rudolf e soprattutto il cugino, Benedikt, non sembrano troppo contenti del suo soggiorno a Niederslingen. I giorni di sosta diventano settimane e Konrad, caduto in uno stato di tormentosa accidia, conduce una vita rattrappita, scandita dalle colazioni e dai pranzi a casa degli zii, lunghe soste alla locanda del paese a comporre fantasie di erotismo e umiliazione sulla cameriera del locale, Anna, per terminare la giornata nell’oblio indotto dal vino, la sera nella sua stanza. Benedikt, un sedicenne spigoloso e insofferente, diffida profondamente di lui e non perde occasione per manifestare la sua ostilità. Konrad cerca inutilmente di costruire un legame con lui e il fallimento con il ragazzo finisce col diventare l’ennesima prova del suo fallimento umano. L’autostima di Konrad, già gravemente minata, crolla definitivamente. Si dà a furiose passeggiate, più simili a feroci ubriacature che a un sano esercizio, mentre la sua percezione della realtà si fa meno salda. Ricordi, incontri, pensieri, desideri sfumano l’uno nell’altro e terrificanti sogni lo perseguitano. L’ex moglie gli telefona per avvertirlo che all’Istituto hanno scoperto i suoi falsi. Konrad è definitivamente diventato un reietto, inseguito dalla polizia e maledetto dai suoi ex colleghi. Intanto lo zio, Rudolf, dà crescenti segni di insofferenza al prolungarsi della sua sosta. La situazione precipita rapidamente e definitivamente quando Benedikt, beffardamente, gli fa capire che ha saputo ogni cosa di lui e del suo passato. Konrad perde il senso delle sue azioni e diventa incapace di integrare gesti, pensieri e ricordi in un quadro unico. Il suo personaggio – che il romanzo segue puntualmente – si frantuma in ricordi sovrapposti e divergenti, impulsi e fantasie, ansie e terrori.

    krausser

    Helmut Krausser

    Konrad Johanser è un personaggio oscuro, un individuo condannato. Narciso ma insicuro e autodistruttivo, è un violento inconsapevole, un frustrato incapace di trovare un canale di comunicazione con i suoi simili. Vive il sesso con l’autocompiacimento di un preadolescente e prova perennemente l’impulso di sovrapporre al rapporto con le donne reali le sue frustranti fantasie. L’averlo ritratto e narrato fino ai limiti della sua follia è una prova d’autore ammirevole. Narrare la crisi e la definitiva autodistruzione della personalità è forse il tipo di «cimento» che molti scrittori hanno progettato di condurre a termine. Krausser non nasconde alcun particolare della vita di Konrad, lo segue ovunque nei suoi gesti e pensieri, riuscendo a seguire lo stretto percorso che ritaglia tra la caricatura e l’inoffensivo bozzetto. Krausser annulla la separazione tra «autore» e «personaggio» – pur senza utilizzare la prima persona – adeguando agli scarti temporali e causali della percezione di Konrad il procedere della vicenda. E il lettore, dal momento del dialogo con Benedikt, perde insieme a Konrad il senso della realtà. Segue i suoi gesti e movimenti condividendone l’angoscia e il senso di smarrimento. Si aggrappa – il lettore – ai pochi momenti di lucidità e di apparente nitida percezione, per poi scoprire dopo breve tempo che è impossibile tracciare un confine tra realtà e fantasia. Negando la possibilità di riconoscere i brani di «percezione oggettiva» da quelli di delirio, Krausser vìola consapevolmente la convenzione che rende la narrazione «universo separato», obbligando il lettore a moltiplicare i suoi piani di percezione e di visione del reale. Il viaggio nella mente alla deriva di Konrad Johanser, der schwarze Buch, il libro nero, si rivela doloroso e disturbante, ma la ricchezza di suggestioni, l’impronta ossessiva e onirica del romanzo ne fanno un testo di grandissimo rilievo. Rimarchevole, infine, per accuratezza e scrupolo la traduzione di Giovanna Agabio che in più occasioni si trasforma in paratesto, illuminando le fratture linguistiche e le derive comunicative di Konrad Johanser.

    Helmut Krausser, Il falsario

    Einaudi Supercoralli 2002, pp.447, € 18,50

    Trad. Giovanna Agabio
     

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: istantaneenarrativa tedescaRecensioniHelmut Krausser

      Potresti trovare interessante anche...

    • Scommettere in provincia Giugno 22, 2006
    • A. Defilippi – Le perdute tracce degli dei Luglio 19, 2008
    • Storie di uomini soli Maggio 18, 2013
    • L’uomo che restò solo sulla Terra di George Gaylord Simpson Settembre 30, 2016
    • Articolo precedente Cocaine Nights
    • Articolo successivo Voglio guardare
    • Facebook

    • In primo piano

      • L’Era degli scarti di Marco Armiero02/08/2023
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
    • Ultimi articoli

      • La pista di ghiaccio di Roberto Bolaño
      • L’Era degli scarti di Marco Armiero
      • Un giorno come un altro di Shirley Jackson
      • Una seconda natura di Michael Pollan
      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.

     

    Caricamento commenti...
     

    Devi effettuare l'accesso per postare un commento.