Su Tong, di cui voglio ricordare Mogli e concubine, il romanzo da cui Zhang Yimou ha tratto l’indimenticabile film Lanterne rosse, e Cipria, storia della forzata riabilitazione di due prostitute quando la Cina maoista chiuse le case di piacere, ha evidentemente molto interesse per il mondo femminile e questo libro del 1992, composto da due racconti, non fa eccezione. Nel primo, eponimo, si narra di tre generazioni di pessime donne che vivono a Shanghai tra epoca prerivoluzionaria, rivoluzione culturale e epoca delle riforme. Divise tra illusioni, invidie, competizione, follia e vendetta, Xian, Zhi e Xiao danno il peggio di sé in una vita che certo non le tratta bene ma probabilmente avrebbe potuto scorrere più tranquilla se loro non contribuissero con grande decisione a complicarsela. Più vivace, il secondo racconto, Altre storie di donne, descrive la rissosa quotidianità di un negozio di soia dove lavorano tre commesse, intensamente immerse nel bene e nel male della vita. Sopra il negozio vivono due sorelle di mezz’età, figlie degli antichi proprietari della fabbrica che riforniva il negozio, zitelle dimenticate in un’ansa dell’esistenza e della storia. L’incrociarsi di queste due tipologie di donne porta a uno squilibrio sia al pianterreno che ai piani superiori, a uno scambio di un po’ di vita pulsante con lo scoppio di una tragedia.
Peculiare di Su Tong è la voce lenta, pacata, quasi sonnolenta con cui racconta le sue storie. E se le donne gli interessano non si può dire che ne abbia una visione idealizzata. Difficile immaginare personaggi più maligni, meschini, sciocchi, incapaci di queste donne che si agitano nei due racconti. Eppure non possiamo che provarne una leggera compassione, Su Tong non giudica né condanna. Racconta imperturbabile, come riassumendo sempre una vicenda che si è già svolta, e comunque non può riservare molte sorprese, il destino di queste donne è già scritto nella loro natura.
Su Tong, Vite di donne
Einaudi 2008, pp. 130, € 13,00, trad. S. Calamandrei
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.