I Riti dell’Infinito di Michael Moorcock, è un Urania Millemondi di Agosto 2014, formato da tre romanzi: Il veliero dei ghiacci [1966], nella traduzione di Roberta Rambelli, Il campione eterno [1970], prima edizione italiana in Urania Fantasy [1990], con la traduzione di Riccardo Valla e I Riti dell’Infinito [1971] tradotto da Vittorio Curtoni. Il migliore è indubbiamente il più vecchio, Il veliero dei ghiacci, protagonista Konrad Arflane, comandante di lunga carriera chiamato a guidare la Ice Spirit, nave costruita per sfidare i ghiacci e giungere fino a New York, città divenuta leggenda. Un passo indietro: siamo su una Terra colpita da un’era glaciale senza precedenti e le navi a vela devono viaggiare su pattini da ghiaccio, con il rischio costante di rottura dei dei medesimi e una panne che non può che diventare l’anticamera della morte. Accompagnato dai parenti di Pyotr Rorsefne, ideatore e finanziatore dell’impresa, il povero Arflane sarà costretto a difendersi dalle manovre dei parenti del mecenate, da attacchi da parte di popoli sconosciuti, di rotture dei pattini. diserzioni e tentativi di omicidio. Giungerà infine alla meta un pugno di sopravvissuti che troveranno una situazione del tutto imprevedibile. Ma per Arflane non sarà, probabilmente l’ultima avventura. Ben condotta, con un ottimo ritmo e continui colpi di scena, un’avventura artica degna della biografia di un esploratore e che da sola vale il prezzo dell’antologia.
Non molto da dire sul secondo romanzo, Il campione Eterno, un fantasy che ha per protagonista in immortale con non pochi problemi, Erekosë, in realtà un uomo del XX secolo reincarnatosi in un eroe in un mondo a bassa tecnologia. Potenti battaglie, tradimenti, dubbi, sospetti, omicidi e stragi sono il tema del racconto che si lascia leggere anche se, purtroppo, non sono un amante del fantasy di tipo medievale.
Ultimo il romanzo che dà il titolo alla raccolta, I Riti dell’Infinito, un romanzo di simulacri di Terre create da un’ignota intelligenza e di uno scienziato – Faustaff, ovvero un Faust dotato del corpo di Falstaff – che un po’ alla volta troverà la soluzione e riuscirà a incontrare i «Superiori». Un romanzo vivace ma anche piuttosto confuso e in ultima analisi con diversi punti deboli. Diciamo che si tratta di un repêchage che ha un valore essenzialmente sul piano della carriera dell’autore.
Michael Moorcock, I Riti dell’Infinito [comprende: Il veliero dei ghiacci (1966), Il campione eterno (1970), I Riti dell’Infinito (1971)], Mondadori Urania Millemondi n. 68, € 7,50, trad. Roberta Rambelli, Riccardo Valla, Vittorio Curtoni
Idem, e-book € 4,99
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