Un libro che si potrebbe, probabilmente, definire un Urban Fantasy. O un romanzo di fantascienza decisamente fuori squadra. Parlo de La torre del tempo di Sergej Luk’janenko, edizione originale russa 2005. Un uomo ritorna a casa dal lavoro e nel suo appartamento vive ora una donna a lui sconosciuta. Non solo: l’arredamento della casa è radicalmente mutato e nulla lascia intuire che quell’appartamento fino a poco prima sia stato suo. In breve tempo anche i suoi amici e persino i suoi genitori lo eliminano dalla propria vita, dimenticando e rimuovendo la sua esistenza e tutte le esperienze comuni che l’hanno riguardato. Quando la sua incredulità, la confusione e il suo terrore sono giunti al massimo si fa vivo un emissario di una sconosciuta potenza che gli propone di diventare un funzionale…
Un romanzo divertente e decisamente gradevole, capace di conciliare le piccole nevrosi quotidiane di un single trentenne con stupefacenti avventure pluridimensionali, senza dimenticare l’esistenza – una costante per un protagonista russo ex-sovietico – di bizzarre entità ultraburocratiche e metapolitiche che dominano i rapporti della nostra Terra con tutte le altre possibili Terre.
Romanzo in teoria rivolto a un pubblico di teen-ager (o così perlomeno ha deciso Mondadori per l’edizione italiana) ma in realtà ricco di riferimenti letterari che divertono non poco il lettore, soprattutto, ovviamente, se non eccessivamente giovane. Ma evidentemente la sf non dev’essere presentata come tale al lettore, pena il presunto clamoroso fiasco del libro e dell’autore. Meglio, piuttosto, presentarlo come romanzo giovanile, anche se con qualche passaggio sexy e ricco di citazioni letterarie…
Sergej Lukjanenko, La torre del tempo, Mondadori 2010, pp. 443, € 17,00 (in Outlet c/o I.B.S. € 8,50), trad. M. Falcucci
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.