Lourdes di Rosa Matteucci, editore Adelphi, è un romanzo esagerato, esibizionista, trafelato e tendenzioso, con un finale certamente sorprendente ma incongruo e troppo astuto. Eppure non è una lettura spiacevole, nonostante che il mio amico R. non l’abbia affatto gradita.
È il genere di romanzo che in taluni passaggi induce a convulsi di riso anche in solitudine o (peggio) in ambiente promiscuo (biblioteca, autobus, aula scolastica).
La vicenda è quella della giovane Maria, ex-latifondista ed ex-nobile romana, che, per umiliazione ed espiazione, si unisce a un devoto pellegrinaggio alla Madonna di Lourdes. Il guaio è che Maria non è sufficientemente pronta al cimento e, benché animata dalle migliori intenzioni, finisce per trovare ben presto assurdo, irritante e sgradevole tutto il baraccone, aiutata anche da una galleria di soggetti – devote e assistite – degni di un circo dei mostri. Assolutamente da non perdere le pagine dedicate al viaggio in treno, scandito da devozioni recitate attraverso gli altoparlanti difettosi delle carrozze.
I problemi nascono soprattutto nella seconda metà del romanzo, decisamente più debole. Matteucci è infatti di un’abilità diabolica nel provocare il riso costruendo situazioni contorte e inattese o indugiando su un’infinità di particolari corporei e dolorosi, ma non è altrettanto abile nel costruire un intreccio, in questo ostacolata proprio dalla galleria di personaggi monouso che ha sapientemente creato.
Il suo personaggio principale, Maria – candida ma non invasata – vive contemporanemente di fremiti religiosi e di palpiti molto più carnali e il finale, a sorpresa, non riesce a congiungere le sue due anime, lasciando insoddisfatto e forse persino un po’ irritato il lettore.
C’è comunque da dire che la lettura di Lourdes in tempi di riscossa di Padre Pio, di scuole private arrembanti, dalemiani riciclatisi in baciapile e (P)rodi (D)ifensori della Famiglia è profondamente salutare. Lo spettacolo dell’insondabile stupidità della fede telecomandata può essere di giovamento a molti.
Rosa Matteucci, Lourdes
Adelphi 1998, pp. 132, € 12,00
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