LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Senza categoria

    Mi chiamo Toxic e faccio il killer

    • di Massimo Citi
    • Gennaio 11, 2012 a 11:32 am

    di Luca Battisti


    Il protagonista del romanzo è Toxic (contrazione di Tom Boksic), un killer di lungo corso ben insediato all’interno di una strutturata organizzazione criminale. Eppure nonostante il lungo corso e tutti i meriti conquistati sul campo, l’implacabile Toxic ad un certo punto commette l’errore di far fuori un federale. Che l’errore sia suo o dei mandanti poco importa: il danno è fatto. Costretto alla fuga per evitare che la sua stessa organizzazione gestisca il problema col proprio stile (ovvero eliminazione dell’incauto protagonista), il nostro si trova costretto ad espatriare. Commette dunque un ultimo casuale omicidio all’aeroporto di New York al solo scopo di impossessarsi di un passaporto pulito e poi fugge per la destinazione che era designata per l’ultima sua vittima. Il fato vuole che il malcapitato sia Padre Friendly, un pastore diretto a Reykjavik. Ne va della sua pelle: Toxic non può recriminarci troppo su.

    Reykjavik

    Inutile dire che la nuova identità non calzi proprio a pennello al nostro sicario, un croato svezzato dalla guerra balcanica (che riemerge in alcuni capitoli vissuti come ricordanze) e poi emigrato in America a far il lavoro di cui sopra con l’idea che in fondo in fondo i mafiosi italiani sono solo dei dilettanti, se rapportati a lui, che usurpano la loro fama per il mondo… In  ogni caso ancora siamo solo agli esordi del volume ed è superfluo dunque annotare che, viste le premesse, nella avventura islandese del buon Toxic c’è spazio per tutto: per vicissitudini poliziesche, per situazioni comiche paradossali, c’è spazio per un lavoro onesto e naturalmente c’è spazio anche per l’amore con un’algida e splendida autoctona. Insomma c’è il margine per ricostruirsi una nuova vita ed una sorta di verginità morale per il protagonista. Che come ogni cattivo che si rispetti della letteratura moderna fa molta simpatia al lettore che deve per contratto tifare per lui. O per lo meno si sforza di riuscirci simpatico fingendo però bene di non sforzarsi affatto. Di più: di non essere minimamente interessato alla cosa. Tutto bene in ogni caso, direi, fino a che nella sua (creduta) dimenticata casa islandese non vanno a bussare una donna del passato e soprattutto i suoi ex colleghi per presentargli il conto di una vita e la testa mozzata (in effigie, chiaro) della sua ex americana…

    Hallgrimur Helgasson

    Diviso tra il passato di America e Balcani dove spesso il tono diventa più pensoso, il romanzo ha per la più parte buon ritmo, ammicca al thriller senza mai sfiorarlo, si muove deciso in un misto di cinismo, sarcasmo e patetismo che non stanca il lettore mentre da sfondo al presente (in cui è orchestrata la più parte dell’azione) giganteggia un’Islanda indecisa tra la vetrina pubblicitaria e la lezione del sussidiario. Lezione, notate bene, affidata ad una voce narrante fintamente straniera (Toxic che parla per l’autore) per far sì che maggiormente affiori il più delle volte un positivo stupore nel commentare quell’insolito paese così vicino al Polo Nord che è l’isola dei ghiacci. Chi avrebbe mai detto ad esempio che Tarantino la ama? Uno stupore a volte un po’ pedante, quasi da operatore turistico impegnato a venderti un pacchetto vantaggioso forse più a lui che a te.
    Piuttosto equilibrato nell’insieme il romanzo ha alcuni momenti decisamente forzati, un finale a mio avviso sottotono e le solite pecche della narrativa impegnata ad essere contro. Helgason è insomma un notevole esempio di quelle ostinate minoranze letterarie che, concentratissime ad apparire scorrette, non hanno avuto tempo per rendersi conto di rappresentare una maggioranza bulgara del sistema letteratura. Lettura senza impegno e senza infamia. Mi piace da ultimo segnalare una citazione per Severina Vuckovic, cantante croata protagonista di uno dei porno amatoriali più amati dal recensore.

    Hallgrimur Helgason,
    Toxic.
    Ed. ISBN 2010,
    € 15,00, pp.291
    Trad. Silvia Cosimini.

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: istantaneeIslandakillerRecensioni

      Potresti trovare interessante anche...

    • Sintetizzatori Umani di Pat Cadigan Settembre 1, 2015
    • La strega del lago di Sergio Beccaria Aprile 24, 2021
    • La voce del padrone di Stanislaw Lem Aprile 19, 2015
    • Pulce non c’è Dicembre 6, 2011
    • Articolo precedente Il giudizio di una figlia
    • Articolo successivo Coltivare la solitudine
    • Facebook

    • In primo piano

      • L’Era degli scarti di Marco Armiero02/08/2023
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
    • Ultimi articoli

      • La pista di ghiaccio di Roberto Bolaño
      • L’Era degli scarti di Marco Armiero
      • Un giorno come un altro di Shirley Jackson
      • Una seconda natura di Michael Pollan
      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.