di Davide Mana
OK, lo ammetto, non ce l’ho fatta.
L’ho comprato – va bene, in edizione economica – e l’ho tenuto sullo scaffale per qualche mese.
Poi l’ho messo in borsa come lettura di base per la mia – abortiva – vacanza nelle Langhe, l’estate scorsa.
Poi l’ho ripreso in mano dopo esser tornato, come alternativa alla calma piatta televisiva di una estate troppo calda.
Tutto inutile.
Io Il Quinto Giorno di Frank Schätzing non ce l’ho fatta, a leggerlo.
E non perché quando l’abbiocco mi coglieva, il mattone da quasi un chilo mi cascasse in faccia e rischiasse di accopparmi.
E neppure perchè il libro fosse scritto male o mal tradotto (per quel che posso capirci – è tradotto dal tedesco).
Dev’essere che il romanzo di Schatzing è troppo vicino a miei interessi personali, professionali e sentimentali, è troppo didascalico nella stesura, è troppo dannatamente best-seller per compiacermi.
Ecco, io non riesco a leggere Il Quinto Giorno – pur dignitoso thriller, probabilmente una tacca sopra alla media – per il semplice fatto che, dalla collisione dei miei interessi professionali e della mia pratica di scribacchino, vedo emergere la formula da ogni pagina.
Un po’ come quel personaggio in Matrix che vedeva la matrice nei caratteri verdi sullo schermo, un po’ come quando rivedo l’HTML delle mie pagine, il testo svanisce, ed io vedo i meccanismi all’opera, disposti come da manuale al solo scopo di accattivarmi.
Ed io non ho voglia di essere accattivato.
Però, ora Schätzing esce con un nuovo volume, ancora una volta in economica, ancora una volta un mattone dall’aria impressionante, la copertina furbescamente la versione in negativo di quella del best seller che lo ha reso popolare e – probabilmente – ricco.
Ma questa volta non è un thriller, bensì un testo di divulgazione scientifica.
Costruito col dichiarato scopo di riciclare e capitalizzare su tutta la ricerca inutilizzata a monte de Il Quinto Giorno, Il Mondo d’Acquaè una lunga panoramica sullo stato attuale dell’oceanografia.
Ed io posso finalmente leggere Schätzing senza avere troppi problemi.
Schätzing traccia la storia dell’idrosfera, dal primo condensarsi di vapor d’acqua sulla Terra ancora semifusa fino all’attuale uso ed abuso degli oceani da parte dell’uomo.
Narrare la storia dell’acqua sul nostro pianeta significa anche narrare la storia della vita – poiché acqua e vita sono strettamente legati.
Ecco quindi che, col trascorrere dei millenni, mentre i mari cambiano, così cambiano le creature che li popolano, o che se li lasciano alle spalle per proseguire una vita all’aria aperta.
O che, sorprendentemente, vi fanno ritorno.
Se il romanzo era troppo infarcito di informazioni tecniche e di «data dump», gli insopportabili ma indispensabili blocchi di testo stralciato da qualche manuale, al fine di fornire al lettore le stesse conoscenze del protagonista, il testo divulgativo è agile, scorrevole, ben scritto.
Non dubito, né posso negare, che Franz Schätzing, classe 1957, non possegga una certa felicità narrativa.
Servito da un buon traduttore, non sorprende che piaccia tanto al pubblico.
Cosa dire del testo – certo non rivela alcuna grande novità, né rischia di mettere in pericolo il primato di Robert Kunzig e del suo La Frontiera Profonda, del 2001.
Rispetto al libro dell’americano, Il Mondo d’Acqua è più scorrevole, più furbetto nell’accattivarsi la simpatia del lettore. Ma il volume più vecchio batte il nuovo arrivato su un punto fondamentale – per qualche inspiegabile motivo, Il Mondo d’Acqua non ha una bibliografia.
Non una bibliografia completa.
Non una breve bibliografia commentata per i lettori più curiosi.
Scelta dell’autore o dell’editore?
Robert Kunzig |
Non è dato sapere – ma si tratta di un peccato grave, che congela qualsiasi desiderio del lettore di proseguire ed approfondire l’argomento.
Nonostante questa inspiegabile manchevolezza, Il Mondo d’Acqua rimane una lettura piacevole, ed è facile immaginare un corso per appassionati intelligenti costruito sull’accoppiata Schätzing-Kunzig – più impressionista il primo, più circostanziato e documentato il secondo, più biologico-evolutivo il primo, più chimico-fisico il secondo.
Nel complesso, un buon libro da spiaggia, adatto ai lettori di tutte le età, per vedere cosa si possa celare al di là della battigia e dei bagnanti, oltre la malinconia.
Consigliato a chi ha amato Il Quinto Giorno.
E a chi lo ha trovato illeggibile.
Franz Schätzing
Il mondo d’acqua.
Alla scoperta della vita attraverso il mare
Tea 2009, pp. 556, € 9,00
trad. R. Zuppet