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    Aria

    In una notte d’autunno

    • di Massimo Citi
    • Marzo 27, 2012 a 5:37 pm

    Un libro che si svolge e si conclude nell’arco di una sola notte d’autunno, dalla mezzanotte alle otto del mattino. Narratore di una notte come tante altre nel ventre di Tôkyô, Murakami Haruki racconta dell’incontro tra Mari, giovane studentessa di cinese, e di Takahashi, studente a tempo perso e appassionato trombonista jazz. Il dialogo tra i due, con Mari – ritrosa e poco disponibile a parlare – e Takahashi che cerca di approfittare dell’inatteso incontro per conoscere meglio la fanciulla che ha già incontrato in compagnia della sorella, procede faticosamente. Il giovane jazzista consuma un’insalata di pollo e finisce per arrendersi, sia pure temporaneamente, lasciandole un biglietto con il suo numero di cellulare.
    Altrove una ragazza, Eri la sorella di Mari, dorme. Dorme profondamente, completamente abbandonata. Una televisione accesa – una porta socchiusa verso un indefinito altrove – veglia il suo interminabile sonno.


    Kaoru, la manager del Love Hotel Alphaville, ha bisogno di qualcuno che parli cinese. Hanno aggredito e picchiato una prostituta cinese che non sa nemmeno una parola di giapponese. Takahashi gli ha passato il nome di Mari. Kaoru va a cercarla nel piccolo locale e Mari decide di seguirla.
    Le vicende comuni di una qualsiasi notte di Tôkyô hanno gradualmente il loro svolgimento mentre altrove Eri, addormentata, rischia di scivolare in un altro, sconosciuto universo, risucchiata dallo schermo silenzioso che assiste il suo sonno.
    La ragazza cinese lavora per una banda dedita allo sfruttamento della prostituzione. Grazie alla telecamere del love hotel il cliente della giovane cinese viene infine riconosciuto. È un anonimo, laborioso quadro d’industria.
    Mari incontra nuovamente Takahashi e tra i due nasce un nuovo, fragile, sentimento.
    Eri combatte la sua solitaria battaglia contro il nulla.
    Arrivano le otto del mattino. Mari dorme accanto alla sorella. Il pericolo, per quella notte, è terminato.
    Un romanzo curioso, con un inatteso «debito» verso l’Alphaville di Jean-Luc Godard. Il Love Hotel del romanzo, infatti, si chiama «Alphaville», un nome decisamente curioso per un esercizio nipponico ma un po’ meno singolare se proviamo a immaginare che Murakami abbia voluto «giocare» sul senso profondo del film di Godard, creando una piccola Alphaville dedicata al sesso in opposizione alla metropoli sessuofoba del film.

    Più in generale l’enigmatico rapporto tra sesso e violenza, come capita spesso nei romanzi di Murakami, è sottilmente, costantemente presente. I corpi virginali delle due sorelle – Mari ed Eri – risaltano più nitidamente sullo sfondo di un mondo notturno che valuta il sesso come temporanea, cieca parentesi di sfogo. Il sonno innocente di Eri, minacciato dall’«uomo senza faccia che la guarda in silenzio, seduto su una semplice sedia di legno» che la fissa restando oltre lo schermo televisivo è un enigma di surreale arcana violenza che richiama curiosamente la giovane prostituta cinese dal corpo così simile a quello di Eri, «un corpo minuto ma molto bello, Seni ben fatti, pelle morbida, peli pubici lievi come un’ombra», picchiata da uno sconosciuto cliente «che non si direbbe mai il genere di uomo che va in un love hotel con una prostituta cinese». Incontri di individui solitari con esiti molto diversi, come lo sono tutti gli incontri della notte. «L’uomo senza faccia» di Eri rappresenta il fantasma privo di volto di un prossimo senza nome né identità. Un’apparizione anonima che può colpire senza motivo in un love hotel. O altrove, nella notte rumorosa di Tôkyô.
    La solitudine connaturata alla vita metropolitana è la chiave profonda di quest’ultimo romanzo di Murakami, una chiave presente in tutti i suoi romanzi ma più netta ed evidente in questo After dark, una solitudine che i rapporti di famiglia possono attutire senza nasconderli. Come scrive Ted Gioia: «L’essenza dell’orrore nella narrativa post-moderna non è nelle stravaganze del gotico ma nella realtà che ci attende fuori dalla porta di casa…»


    Murakami Haruki
    After dark 
    Einaudi Supercoralli, 2008, pp. 178, € 18,00
    Einaudi tascabili, 2010, pp. 180, € 11,00
    Trad. A. Pastore

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