Eric-Emmanuel Schmitt
La mia storia con Mozart (con CD Audio)
e/o
€ 19,50
trad. A. Bracci Testasecca
La mia storia con Mozart racconta la storia di un ragazzo tormentato, assillato da domande esistenziali senza risposte e che trova la propria salvezza e il proprio riscatto nella musica. Giunto alla decisione di suicidarsi, il ragazzo incontra casualmente la musica di Mozart e da quell’ascolto esce purificato e nato a nuova vita. La sua crescita sarà scandita dalla scoperta e dall’ascolto di brani di Mozart. Il ragazzo racconterà così la propria vita, scrivendo lettere al compositore austriaco che ogni volta risponderà con una sua composizione.
Se questo libro fosse stato scritto nella seconda metà dell’ottocento sarebbe entrato di diritto nella Musikerzählung, quel genere romanzesco che trovò nel Doktor Faustus di Thomas Mann un emblematico epilogo.
Se da un lato il Leverkün di T. Mann si fa interprete del nichilismo e di una musica d’avanguardia atonale di matrice schömberghiana, dall’altro Schmitt diviene paladino ed estimatore incrollabile dell’universo mozartiano, che per un equilibrio di linee e di forme sembra rievocare una saggezza antica.
Accettare di essere mozartiani e dire Mi piace Mozart, declama con fierezza l’autore, significa mettersi nudi e ammettere che gli altri possano ancora scorgere in fondo alla tua anima un bambino, una gioia, un’allegrezza…significa gridare di voler ridere, giocare, correre, rotolarsi nell’erba, abbracciare il cielo, carezzare le rose.
Le immagini poetiche e consapevoli che trapelano dalle pagine di quest’opera ricordano quello che può avvenire,ad esempio, durante una seduta di musicoterapia, nella quale il paziente, talvolta, si abbandona alle idee associative che l’ascolto musicale gli suggerisce.
L’effetto Mozart, che colpisce il protagonista di quest’opera filosofico-musicale, presenta il paradosso della cura e della malattia che albergano nella coscienza musicale: da una parte l’autore trova nell’opera mozartiana una funzione salvifica, dall’altra la passione per il compositore sembra fargli sfiorare l’ossessione.
Nella sublime leggerezza di Mozart e di questo libro si cela un lirico spirito apollineo capace di parlare il danzante linguaggio dionisiaco.