Barbara Garlaschelli
L’una nell’altra
(Dario Flaccovio)
Ho fatto una grande fatica a leggere questa raccolta di microracconti di Barbara Garlaschelli, pure se la brevità potrebbe far pensare al contrario. E adesso capita che non ce la faccio a dire niente di positivo su questi racconti che non sono racconti, ma solo una serie di brevi e presuntuose sentenze che credono di essere letterarie. La sola trovata originale di questo libro è che il racconto successivo inizia nello stesso modo in cui finisce il racconto precedente. Uno potrebbe chiedersi il motivo, ma non stiamo tanto a sottilizzare, visto che il piatto forte sta nel contenuto che risulta indigesto come una peperonata a mezzanotte. Un libro che profuma lontano un miglio di prodotto confezionato a tavolino, scritto in modo tecnicamente impeccabile, ma senza la minima ispirazione. Pare un compitino perfetto per una scuola di scrittura creativa, una di quelle che mi piacciono tanto, che allevano scrittori senza sangue. Se non avete idee, cari scrittori italiani contemporanei, non scrivete niente, ché tanto con la letteratura ci si campa mica, inutile sforzarsi. La fascetta di copertina definisce la raccolta come un rosario di storie e infatti del rosario ha proprio tutte le caratteristiche, vista la noia che ti prende dopo che ne hai lette un paio. Fotogrammi di vita che a un lettore non dicono niente, pure se l’autrice ha una scrittura stilisticamente perfetta e ricercata, su questo non c’è ombra di dubbio. Però non riesco a trovare un motivo valido per invitare un comune lettore a spendere dodici euro e cinquanta centesimi per un libro inutile come questo. Magari spendeteli meglio, comprateci un piccolo capolavoro come Alla larga dai comunisti di Luigi Carletti (Baldini Castoldi Dalai), che almeno là dentro di idee ce ne sono a bizzeffe. Barbara Garlaschelli non è una scrittrice esordiente, quindi la posso stroncare senza problemi di coscienza, e poi la mia stroncatura lascia il tempo che trova, non è mica di un critico titolato, ma solo di un lettore disgustato.