
La Strega del Lago di Sergio Beccaria è un racconto lungo della collana «Futuro presente», curata da Giulia Abbate e Elena di Fazio per Delos Digital.
Ricca di suggestioni, l’opera è divisa in due parti: Trilogia degli animali e Il lago nero. Protagonista assoluta della vicenda è Emma, la strega del titolo, un personaggio carismatico che si muove in una Europa post pandemica lacerata dalla guerra civile e da lotte politiche, dove i giovani scelgono forme di iniziazione estreme per sentirsi vivi e, nell’ombra, si muovono poteri a cui è difficile dare un volto.
Senza entrare nel dettaglio della vicenda, per ovvi rischi di spoiler, ci tengo a segnalare due aspetti davvero interessanti dell’opera.
Il primo è la protagonista, nella quale convivono una grande dimestichezza con le tecnologie più moderne, alle quali anche lei ha contribuito, e antichi poteri esoterici. Emma ha un lungo passato, che i lettori possono soltanto immaginare e che Beccaria sceglie accortamente di non raccontare, limitandosi ad accenni. Come accade nelle opere riuscite, i lettori attuano volentieri la sospensione di incredulità e si lasciano scivolare nell’atmosfera ben costruita della vicenda.
L’altro aspetto è un universo narrativo condiviso con altre storie fantastiche, grazie a citazioni sistemate in punti chiave della storia e quasi date per scontate, come la «legge di Clarke» che cito come esempio:
“Emma cita: – Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
Magali sorride: – Questa è la legge di Clarke. Me la ricordo. L’ho studiata a scuola”.
Beccaria (che segnala in nota i vari prestiti) suscita così nei lettori l’impressione di un background comune nel quale, oltre ai suoi personaggi, si muovono, o l’hanno fatto in precedenza, anche quelli di altre storie.

Si tratta di un gioco suggestivo che altri autori potrebbero continuare senza forzature, tessendo una rete narrativa sul tipo di quella delle avventure di Sherlock Holmes, nella quale convivono sia il canone sia un numero crescente di apocrifi.
Tra le due parti di La strega del lago ho trovato più intrigante la prima, Trilogia degli animali, nella quale Emma, sia a passeggio sulla scogliera in Bretagna, sia a bordo della sua potente motocicletta giapponese, emerge come lucida viaggiatrice e tessitrice di trame, capace di attrarre a sé altre vite non solo umane.
La seconda parte, Il lago nero è costruito come una indagine poliziesca e presenta ai lettori il dottor Matteo Cristalli, un perito molto speciale, capace di «leggere» un corpo soltanto sfiorandolo. Dal testo emergono dilemmi etici e giochi di potere.
In questa seconda parte ho trovato l’unica pecca de La strega del lago, conseguenza dei suoi pregi: nessun altro personaggio, né Matteo Cristalli, né la giovane e determinata capitana delle Forze Speciali, Daniela Dall’Acqua, possono essere all’altezza della strega Emma, che rientrerà ancora in scena per sorprenderci.
Sergio Beccaria, appassionato alla fantascienza fin da ragazzo, collabora con la rivista online B-Sides Magazine. Questo racconto è il suo esordio in narrativa.
Sergio Beccaria, La strega del lago, Delos Digital, Futuro Presente, 2021, Formato Kindle, € 1,99
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