Ottimo il volume di Paolo Grillo, Legnano 1176, una battaglia per la libertà, edito da Laterza. La battaglia di Legnano, Alberto da Giussano, il lombardo in armi – come il loro storico avversario, Federico Barbarossa – hanno fatto parte della vecchia retorica un po’ bolsa dei leghisti, tanto che il lettore medio tende a rifiutare radicalmente tutto ciò che ha a che fare con la Lega Lombarda e l’Impero tedesco. Ma una lettura spassionata, intelligente ben documentata come quella di Grillo può aiutare a spazzare via un bel po’ di miti e scemenze assortite sul tema.
Come il fatto che Alberto da Giussano, come a suo tempo affermò Franco Cardini, sia stato un personaggio inesistente. O che i comuni italiani furono tutti uniti contro «lo straniero» (Como, Pavia, Asti, Alba, Torino, Ivrea e un’altra dozzina di città erano in Germania?). O che i tedeschi erano superiori in numero ai lùmbard. O che nel Norditalia dell’epoca si considerasse Federico Barbarossa uno straniero… e così via. La battaglia di Legnano non fu uno scontro minore, su questo Grillo è decisamente netto, ma uno scontro notevole nel XII secolo per il numero di combattenti coinvolti. I tedeschi (sostenuti dai cavalieri comaschi) furono 3-4.000, tutti cavalieri pesantamente corazzati per una scelta di blitzkrieg in netto anticipo sui tempi, mentre i lombardi schierarono 10-12.000 uomini, in gran parte fanti organizzati per quartiere. La cavalleria tedesca non riuscì a sfondare i ranghi dei lombardi, i cavalli, infatti – più saggi degli uomini – si fermavano e scartavano per non andare a infilarsi dentro una parete di lance. Il merito della vittoria fu un gran parte dovuto proprio all’organizzazione dei lombardi. Ultimo aspetto curioso e salace del libro di Grillo è la scelta di ricostruire la vicenda di Guido da Biandrate, console e rettore della Lega Lombarda durante la guerra con il Barbarossa, un tranquillo civile che soltanto per un periodo limitato ricoprì una carica militare – guidando la Lega alla vittoria – e ritornando alla fine del servizio un normale funzionario urbano, tanto che il suo nome, diversamente da quello dell’immaginario – risorgimentale & legaiolo – Alberto da Giussano, non venne ricordato.
Un buon esempio di divulgazione storica che merita il prezzo di listino.
Paolo Grillo, Legnano 1176. Una battaglia per la libertà. Laterza Economici, 2012, pp. XVIII+242, € 10,00
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