Uno dei libri che mi ha accompagnato lo scorso anno è sicuramente un testo curioso e apparentemente troppo limitato di argomento per risultare interessante. Parlo de La purpurea meraviglia, Storia del pomodoro in Italia, Garzanti editore, autore David Gentilcore, eminente storico britannico. E invece nulla di tutto ciò. Come capita spesso nei volumi dedicati alla «microstoria», l’angolatura peculiare permette riflessioni e considerazioni molto più vaste di quanto, teoricamente, consenta l’argomento.
Così, la lettura di questo ottimo volume mi ha permesso di conoscere talune curiose abitudini quotidiane della nobiltà italiana del XVI secolo, apprezzare la bellezza puramente ornamentale delle piante di pomodoro, distinguere i pomodori – o pomidoro o pomidori – dai tomatl, ortaggi andini che poco hanno in comune con i primi, tranne l’origine comune e la confusione creata nella botanica molto poco sistematica dei nostri antenati. Mediante il pomodoro ho potuto conoscere una parte rilevante della storia della pasta e più in generale dell’alimentazione aristocratica e popolana degli ultimi secoli. E chi avrebbe immaginato il difficile rapporto del pensiero fascista con il pomodoro, insieme marinettiana verdura futurista e complice dell’orrore pastasciuttaro? O che il leggendario «Patto d’acciaio» tra Italia fascista e Germania nazista avrebbe potuto comodamente ribattezzarsi «Patto di pomodoro», dal momento che parallelamente venne fissata la quota dei pomodori esportati oltre il Brennero, pari all’incirca al 90% della produzione nazionale.

David Gentilcore
Così fino ad oggi, dove si convive, secondo Citati (e Carletto Petrini) con un pomodoro dall’anima industriale, poco saporito e acquoso, oggetto misterioso di origine cinese. Difficile dare loro del tutto torto, detto di passata. Prima di prendere una posizione in proposito, comunque, è consigliabile leggere questo interessantissimo libro, magari accompagnando la lettura con un piatto di tagliatelle «pomodoro e scalogno» (ricetta originale di Rachele Mussolini) o anche con una semplice insalata di (buoni) pomodori. Buon appetito e buona lettura.
David Gentilcore, La purpurea meraviglia, Storia del pomodoro in Italia, Garzanti 2010, pp. 272, € 13,00, trad. Roberto Merlini
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