Il cuore esploso di John Shirley, edito da ShaKe edizioni underground è un’antologia che raccoglie una decina di racconti di fantascienza cyberpunk scritti da un autore in età giovanile che mostra il suo talento a vantaggio dei posteri. Si tratta di racconti davvero sorprendenti come Ombra di una tempesta di neve, ossia la descrizione di cosa accade se per alleviare il problema delle disoccupazione a qualcuno viene in mente di sostituire i manichini dei centri commerciali con veri esseri umani (un racconto memorabile, da E.T.A. Hoffman del XXI secolo) o feroci e concentrati come Parrocchetto, racconto di guerra a suo modo esemplare, o rabbiosamente sovversivi come L’Aziendale o Il Principe, dove la sovversione è, una volta tanto, rivolta contro il bersaglio “giusto”, ossia il levigato e anonimo mondo dell’impresa, o, infine, malinconicamente inquietanti come la prosodia Cicatrici. Una raccolta di racconti anfetaminici, sorretti da un ritmo personalissimo e veramente duro (John Shirley nella sua vita è stato musicista, e si sente – vedi intervista in queste pagine).
La ShaKe non lo scrive da nessuna parte, o perlomeno in nessun luogo visibile, ma si tratta di racconti degli anni ‘80 e almeno in qualche caso (Ciò che voleva), un racconto con un violinista satanico (ancora Hoffman?) il tempo passato in mezzo si sente. E poi qualche righetta dedicata alla bibliografia e alle altre opere di Shirley non avrebbe affatto stonato, magari al posto dell’introduzione di Bruce Sterling, graziosa, divertente ma tragicamente datata.
In compenso ottima la traduzione di Giancarlo Carlotti e Andrea Tuveri.
Qui la conferenza tenuta da John Shirley, «False singularities» per TEDx Brussels 21/11/2011
John Shirley, Il cuore esploso
ShaKe 2000, pp. 192, € 11,88, trad. G.Carlotti, A. Tuveri
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