Dale Furutani
Agguato all’incrocio
Marcos y Marcos
€ 14,50
trad. E. Bianchi
L’autore, Dale Furutani, è un cittadino americano, giapponese soltanto d’origine. E, come tutti i giapponesi cresciuti negli Stati Uniti negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra mondiale ha avuto parecchi problemi di integrazione e intolleranza. Risolti brillantemente, se si tiene conto che è attualmente uno dei Capi Divisione della Nissan USA.
L’ambientazione nel Giappone dello Shogunato Tokugawa, lo «Yamato» di samurai, rônin, monaci e guerrieri è divenuta una sottocategoria narrativa che, grazie alla potente suggestione di luoghi, costumi e visione del mondo, continua a godere del favore di una quota non piccola di lettori. A distinguere il libro di Furutani dagli altri, spesso di autore non giapponese, la raffinata accuratezza nella descrizione del mondo rurale nipponico, la ricchezza di riferimenti alla cultura e alla sensibilità del periodo – una ricchezza mai ostentata quanto piuttosto abilmente inscritta nel plot e nei dialoghi – e il tono divertito e divertente con il quale conduce la vicenda, un giallo ante litteram piuttosto che, come spesso accade in omaggio alle attese dei lettori, una fosca vicenda di onore e morte.
A Matsuyama Kaze, samurai divenuto rônin, ossia un guerriero alla ricerca di ingaggio, accade di trovarsi sul luogo di un omicidio. Per il magistrato locale e per il signore del piccolo feudo la pratica può essere archiviata previa l’esecuzione del carbonaio Jiro, casualmente presente sul luogo del delitto, ma Kaze, guidato dall’intelligenza e dalla capacità di osservazione, non crede alla troppo facile colpevolezza del povero Jiro e si concede una parentesi dalla misteriosa missione che lo sta conducendo attraverso il Giappone per salvare il carbonaio e trovare il vero colpevole.
Buon ritmo, parentesi divertenti – in qualche caso decisamente spassose , dialoghi brillanti inframmezzati da osservazioni acute e penetranti sono il tessuto del quale è intrecciato il romanzo, difficile da abbandonare una volta iniziato. Particolarmente piacevoli, per chi ha avuto occasione di leggere il Genji di Dama Murasaki Shikibu, i numerosi e affettuosi riferimenti al classico della letteratura nipponica, tanto abilmente condotti, comunque, da non infastidire il lettore che non lo conosca.
Agguato all’incrocio è il primo volume di una trilogia che ha per protagonista Matsuyama Kaze. Non mi resta che augurarmi che l’editore si affretti a pubblicare anche gli altri due volumi.