LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Aria

    Un popolo senza passato…

    • di Gordiano Lupi
    • Gennaio 28, 2013 a 9:56 am

    di Gordiano Lupi


    Si legge poca poesia nel nostro paese, purtroppo, anche se la lirica resta la prima forma letteraria conosciuta, insieme al teatro. Ma interessa ancora la letteratura in un panorama editoriale guidato dal profitto e gestito da manager? La domanda è retorica. Per fortuna che ci sono i piccoli editori e i traduttori intelligenti, tra i quali – immodestamente – mi ci metto pure io, visto che Il Foglio Letterario (grazie a Malini) traduce Polanski, ma anche (grazie a me) i cubani Viera, Navarrete, Padilla e Piñera, oltre a pubblicare italiani di valore (Garofalo e Polito su tutti). LietoColle compie un’opera meritoria, grazie all’attenta traduzione di Marisa Cecchetti che rende in un italiano raffinato e lirico alcune poesie scritte a Edimburgo, nel 1993, da Barolong Seboni (Botswana, 1957). Poesie scritte fuori dall’Africa, ma che parlano dei problemi e dei panorami della sua terra, profumano di nostalgia e di sconfinate praterie del Kalahari, pur scritte nel rigido clima scozzese. «La poesia di Seboni – come scrive la traduttrice in una dotta prefazione – passa attraverso il recupero della memoria dei padri, del loro orgoglio nazionale, è un processo di riscoperta delle radici che diventa riscoperta e costruzione di sé, con un ritorno nel grembo materno della sua tradizione, in un’esigenza di dignitoso riscatto della propria cultura dopo il tentativo dei bianchi di cancellare tale passato». Un popolo senza passato è un popolo perso, afferma Seboni. Come dargli torto? Ognuno di noi è alla ricerca del suo passato, delle sue radici, ma nel caso di Seboni sono radici antirazziste, ricordano la lotta contro un colonizzatore bianco per il riscatto d’una terra libera. Il mio amore per Cuba fa sì che riesca ad apprezzare meglio di altri questa straordinaria opera poetica, perché sono molte le suggestioni che sento vicine. Alberi possenti come il baobab – nel Caribe si chiama ceiba ma è la stessa cosa – dove si seppelliscono i propri cari, simbolo di energia, di longevità e di forza. La leggenda cubana della ceibache protegge perché contiene le anime dei genitori, della possente sequoia immortale che non va abbattuta ha radici africane. La jacaranda è un altro fiore che unisce Africa e Cuba, commistione razziale e paesaggi sconfinati tra terra e mare sono il ricordo che torna prepotente alla memoria. La poesia di Seboni ricorda liriche di Piñera e racconti di Cabrera Infante quando cita il fiore dal rosso colore, l’erba ingiallita, il vento capriccioso, i cespugli dannati e gli ossuti rovi. Le donne della Namibia sembrano contadine cubane di razza nera sedute all’ombra della loro bancarella, un vestito che è fluire di luce splendente, mentre cuciono pezze multicolori sulle bambole che vendono. E che dire delle stagioni? Come posso non amare una lirica che recita: «Non ci sono stagioni/ in Africa, dicono/ solo calde estati che fumano/ di nubi tonanti gonfie/ di pioggia del tipo convenzionale/ e notti invernali che fischiano/ sulle sabbie gialle del Kgalagadi». 

    Barolong Seboni

    Questa è Cuba, signori, non soltanto l’Africa, è anche la terra dei miei amati poeti che un tiranno fuori dalla storia mi impedisce di rivedere. Ecco perché non posso scrivere una recensione su questo piccolo gioiello di libro, ma solo testimoniare tutto il mio amore per liriche intense che raccontano un luogo dell’anima che non è patrimonio esclusivo del poeta. Due parole sulla traduttrice, Marisa Cecchetti, che ha scoperto un talento lirico ignoto al pubblico italiano. Pisana di San Giuliano Terme, lucchese di adozione, di cui abbiamo letto con piacere un intenso romanzo di formazione come La bici al cancello(Baroni, 2007). Vi lascio con due liriche particolarmente suggestive di Seboni. Leggere la sua opera fa bene al cuore.

    Sanguedisole


    Nelle sere
    le donne di Soweto
    con occhi arrossati
    piangono
    perché attraverso
    il velo di fumo
    densodipus
    il loro sole
    sanguina.


    Coltello notturno


    Al colpo
    di un coltello
    la notte si immerge
    improvvisa sul tenero
    fianco di Soweto.


    La mattina grida
    come sirene
    insanguinate di rugiada.


    E il giorno
    si sparge vuoto
    spalancandosi
    in una sorpresa mortale
    come una gola
    fessa.

    Barolong Seboni
    Nell’aria inquieta del Kalahari

    (In the disquiet air of the Kalahari)

    LietoColle 2012

    pp. 90, € 13,00
    Trad. Marisa Cecchetti

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: istantaneepoesiaAfricaBarolong SeboniesilioRecensioni

      Potresti trovare interessante anche...

    • TOL Storia di una vendetta di Murat Uyurkulak Febbraio 16, 2018
    • Due racconti dalla Cina Maggio 13, 2014
    • J. Sacco – Palestina Febbraio 22, 2006
    • Con il silenzio della stampa Gennaio 26, 2008
    • Articolo precedente A pesca di storie con Kipling
    • Articolo successivo Chi ce l’ha davvero, un’opinione?
    • Facebook

    • In primo piano

      • L’Era degli scarti di Marco Armiero02/08/2023
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
    • Ultimi articoli

      • La pista di ghiaccio di Roberto Bolaño
      • L’Era degli scarti di Marco Armiero
      • Un giorno come un altro di Shirley Jackson
      • Una seconda natura di Michael Pollan
      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.