LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Aria

    Monica Alì – Sette mari tredici fiumi

    • di Consolata Lanza
    • Maggio 23, 2006 a 4:53 pm

    Monica Alì
    Sette mari tredici fiumi
    Net
    € 8,50
    trad. di M. Perrìa

    Il robusto romanzo d’esordio di Monica Ali, nata a Dacca nel 1967 da padre bengalese e madre inglese, è davvero una bella sorpresa che si stacca nettamente dalla ormai pletorica produzione di scrittrici anglofone di origine indo-pakistana.
    Nazneen, diciottenne cresciuta in un villaggio del Bangladesh, viene data in sposa con un matrimonio combinato a Chanu, che vive a Londra e ha più del doppio dei suoi anni. Nazneen è saggia, buona musulmana e del tutto consenziente alle nozze. Alle spalle si è lasciata gli spazi aperti, l’orizzonte sterminato delle risaie, il calore di una vita in cui non ha mai trascorso un attimo da sola, una figura materna dolorosa e negativa, una sorella amatissima, Hasina, che ha buttato via tutto in una fuga d’amore. Si ritrova a vivere in un alloggio popolare di un ghetto alla periferia di Londra, nel 1985, senza sapere una parola d’inglese. Si ingegna, nella sua stupefatta solitudine, di costruire un focolare accogliente per il marito, cucinando e mantenendo le tradizioni di ubbidienza e sottomissione. Stringe rapporti con altre donne nella sua condizione, ha figli e dolori, lotta con le difficoltà economiche, conosce l’amore e la rinuncia, vive fino in fondo la sua condizione di donna in bilico tra due mondi, l’impossibilità del ritorno e la consapevolezza di essere comunque straniera nella nuova patria.
    Le dinamiche nella comunità di emigrati risaltano in maniera straordinaria. Il bellissimo personaggio di Chanu, velleitario, futile, sognatore e perdente, rappresenta l’emigrato di prima generazione, illuso di potersi realizzare in un paese che lo tollera solo in quanto marginale, mentre Karim, l’amante nato a Londra, riscopre le proprie radici islamiche e corteggia pericolosamente il fondamentalismo. Intorno si muove una folla di personaggi magnificamente delineati e vivi di vita propria, l’usuraia melliflua e crudele, il medico infelice, le ragazze ben coscienti di sé che scelgono in totale libertà il burqua, la donna combattiva e la bambina che vorrebbe solo essere uguale a tutte le sue coetanee inglesi, i violenti, i deboli che soccombono ai disvalori e ai vizi dell’Occidente. Tutti si scontrano con la difficoltà di trovare un punto di contatto tra il razzismo, nascosto o dichiarato, dei padroni di casa e l’incapacità (o il rifiuto) di accettare regole sociali aliene alla propria cultura. In questa durissima realtà Nazneen cerca, e alla fine trova, una sua strada sul filo sottile della realizzazione personale che porta alla libertà, al prezzo della solitudine amorosa. Un finale un po’ rétro che non spiace, anzi, mettendo l’accento sulla forza e la solidarietà femminile, riscatta l’inevitabile disagio che prende il lettore di fronte a un personaggio come Nazneen, tanto più intelligente del marito eppure schiacciata dalla consuetudine al silenzio.
    In parallelo alla storia di Nazneen, le lettere di Hasina da Dacca raccontano una vicenda di inesorabile caduta, dolore, umiliazioni, impossibile riscatto. E qui la traduzione, molto efficace e fluida nelle parti in terza persona, non mi ha convinto affatto. Probabilmente il testo originale cerca di riprodurre, in inglese, la prosa illetterata di Hasina che scrive in bengalese. Ma perché renderla in un linguaggio così irreale, che nessuno, per quanto illetterato, userebbe mai? Forse sarebbe stato il caso di entrare nella testa del personaggio e pensare come si esprimerebbe, in italiano, una persona poco abituata alla penna. Così come le leggiamo le lettere di Hasina sono solo assurde. E un’altra pecca è la mancanza di un glossario. Non so se nell’edizione originale esiste, ma gli inglesi hanno una secolare familiarità con l’India, molte parole delle varie lingue locali sono entrate nell’uso comune, mentre il lettore italiano inciampa nei numerosi termini (giustamente) non tradotti.
    Un romanzo estremamente avvincente che tocca temi di grande attualità e aiuta a capire, vedendoli dall’interno, senza facili soluzioni né giudizi, i nodi più scottanti della storia di oggi, indicando comunque una possibilità di salvezza se non storica, almeno individuale.

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: Recensioni

      Potresti trovare interessante anche...

    • Un popolo senza passato… Gennaio 28, 2013
    • Una lingua di carne, ossa e luce Dicembre 13, 2011
    • Il Proiezionista di Abe Kazushige Luglio 7, 2016
    • L’Enigma del lago rosso di Frank Westerman Marzo 1, 2016
    • Articolo precedente M. Cometto – Il distributore di volantini
    • Articolo successivo D. Arona – Cronache di Bassavilla
    • Facebook

    • In primo piano

      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
      • Lynn Margulis. La scoperta dell’evoluzione come cooperazione di Adriana Giannini02/28/2021
    • Ultimi articoli

      • Un giorno come un altro di Shirley Jackson
      • Una seconda natura di Michael Pollan
      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
      • Il Professore e il pazzo di Simon Winchester
      • Torino magica di Vittorio Del Tufo
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.