Chi può negare che, nell’immaginario collettivo, Sparta rappresenti la quintessenza della società militare? E quale episodio, più della battaglia delle Termopili, ne costituisce la compiuta celebrazione? L’americano Steven Pressfield, ultimo di una lunga serie di scrittori, ne ha subìto il fascino, venendo indotto a scrivere un piacevole romanzo, Le porte di fuoco, ora riproposto da Rizzoli in versione economica. Lo stratagemma narrativo è poco probabile ma plausibile: i Persiani raccolgono, al termine della battaglia, il corpo di Xeone, uno scudiero spartano gravemente ferito; re Serse lo fa curare nella speranza di apprendere il segreto della dedizione al dovere espressa dai soldati nemici, spinta fino al massimo sacrificio, grazie a cui poche centinaia di spartiati e loro alleati hanno potuto arrestare per diversi giorni l’avanzata dell’imponente esercito persiano. Xeone non si fa pregare, e per diversi giorni racconta la storia di quei soldati, delle loro donne, della loro società e degli eventi che hanno portato allo scontro delle Termopili. Lui, non spartano, ha scelto di militare nell’esercito più duro del mondo, perché «io e tutti gli altri come me ci sentivamo liberi come non mai quando obbedivamo senza costrizioni a quelle leggi rigorose che ti prendono la vita per ridartela». Insomma, il cameratismo elevato a modello, in uno stato hegeliano in cui il singolo è una semplice cellula nell’organismo di una comunità di eguali. Uguali si fa per dire, poi, perché la comunità spartana, conservatrice, arcaica, gerontocratica, era divisa in caste rigidamente separate: questo, Pressfield lo sa, ma nella sua visione troppo ottimistica i non-spartiati riconoscono le virtù della società che li tiene in catene. L’addestramento e lo spirito di corpo dei soldati sembrano mutuati da quelli dei marines, comunque la conoscenza storica dell’autore sembra adeguata, e la storia risulta avventurosa e commovente in giuste proporzioni. Anche lo stile è curato, e le ingenuità sono rare: da apprezzare che i lassi brevi di tempo sono espressi non in minuti (unità di misura ignota a quel tempo) ma in battiti del cuore. Ottima lettura,
Steven Pressfield
Le porte di fuoco
Rizzoli 1999 e BUR 2000, Ed. orig. 1998, pp. 450, € 10,00
trad. L. Bianciardi
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