Titolo pubblicato per la prima volta in Italia nel 1973 e poi, in brossura, nel 1983 e nel 1994, oggi è purtroppo reperibile solo usato. Si tratta di un piccolo capolavoro del genere e, probabilmente, non solo.
Due avventurieri si sforzano di suscitare una rivoluzione contro il governo locale di uno sperduto pianeta, Sangre, una sanguinaria oligarchia corrotta guidata da un’organizzazione politico-religiosa: la Confraternita del Dolore, e dedita alle peggiori depravazioni sessuali e non, ivi compreso il cannibalismo. Ma nel prosieguo della vicenda emerge in modo via via più netto che le cose non sono così semplici come potevano sembrare a un primo sguardo e che il popolo oppresso non ha categorie morali molto diverse da quelle dei propri oppressori.
Parabola allucinata della degradazione umana sotto la tirannia, Il pianeta Sangre – titolo originale The Men in the jungle – è un romanzo crudele, sgradevole ed eccessivo, scritto magistralmente e con rabbiosa determinazione da uno degli autori più interessanti della fantascienza degli ultimi anni Sessanta, già attraversata e segnata da temi sociali di grande intensità.
Per lettori che non temono esperienze narrative radicali.
Norman Spinrad, Il pianeta Sangre, Nord, Cosmo Argento 1973, Nord Narrativa di Anticipazione 1983, Nord Tascabili Fantascienza, 1994, pp. 253, Trad.G. Tamburini
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