
“Sogno e realtà devono essere sinergici, perché non ci sarebbe progresso se non cercassimo costantemente di superare i nostri sogni.”
[Roberto Cingolani, direttore Ist. Italiano di Tecnologia (IIT) – Genova.]
La gestazione di Fanta-Scienza, ispirata direttamente dalla ricerca tecnologica italiana di questi anni, è ben spiegata nell’interessante introduzione del curatore. Autore e redattore Rai, Marco Passarello ha dapprima intervistato otto ricercatori dell’IIT e poi ha proposto a un certo numero di autori italiani di usare le interviste come spunti per scrivere dei racconti di fantascienza. Il risultato è questa raccolta di sogni a due (scienziati e scrittori) che offre una visione ampia e variegata di possibili futuri. L’antologia è riuscita e stimolante e ci offre, oltre a una panoramica della ricerca italiana nel campo della tecnologia bioispirata, otto visioni su come i risultati di questi studi potranno, in un futuro più o meno vicino, influenzare la vita quotidiana di noi umani. Come nella fantascienza migliore, oltre al tema centrale le narrazioni regalano valori aggiunti: ipotizzano forme diverse di comunità e rapporti con forme di intelligenza artificiale, mettono in scena situazioni famigliari complesse, suggeriscono conseguenze economiche e possibili giochi di potere. Il progetto è affascinante anche per il dialogo a distanza che si è creato fra autori e ricercatori: i primi hanno potuto cimentarsi con futuri ormai probabili che ci attendono dietro l’angolo, i secondi hanno ricevuto un valido feedback sul proprio lavoro. Premesso che le interviste scientifiche meritano tutte la lettura, piene come sono di spunti preziosi per lettori curiosi e autori di fantascienza, mi limiterò a brevi commenti sui racconti per evitare lo spoiler.

Piccolo corteo di anime inventate di Alessandro Vietti è un racconto visionario, una sorta di gioco di specchi, che colloca lo spunto scientifico all’interno di un contesto famigliare difficile e suggerisce con delicatezza la possibile “evoluzione” di uno dei personaggi.
La scomparsa di Matteo Sanniti di Paolo Aresi è costruito attorno alla scomparsa di un ricercatore dell’IIT. La ricerca, condotta da un giornalista in pensione, è contemporaneamente un vecchio conto da saldare e un’occasione per sentirsi ancora protagonista della propria vita. Lo scioglimento suggestivo rimanda a interrogativi posti dai grandi classici della fantascienza.
Primavera di Serena Barbacetto usa uno spunto scientifico molto intrigante per immaginare una sorta di grandiosa antenna galattica e, contemporaneamente esplorare un rapporto padre-figlio pieno di rancore.
Nimby di Andrea Viscusi accosta con sobria intensità una vicenda privata dolorosa e l’abbaglio collettivo sull’uso di nuovi microstrumenti medici. La storia, che non scivola mai nella retorica sentimentale, ci interroga come genitori e come cittadini sulla possibilità di prendere decisioni sbagliate pur con le migliori intenzioni.
In Comunione, di Marco Passarello, gli spunti scientifici sono al centro di un’indagine poliziesca ma anche occasione per dipingere un mondo malato che sta cercando di curarsi. Leggendo ci si interroga sull’inevitabile ingiustizia di dover vivere nelle aree antropizzate, ma anche sul peso di dover rispettare tutte le regole in vigore nelle aree protette.

Ruota attorno alla nanoscopia, un uso sorprendente del microscopio ottico, Fly island, di Lukha B. Kremo. La vicenda è una inquietante spy story che, oltre alla suggestione del tema scientifico, propone interessanti riflessioni su una questione già emersa in vario modo in passato: lo status delle micronazioni poste in acque extraterritoriali.
La cura delle cose di Alessandro Forlani esplora il tema profondo degli oggetti, compagni silenziosi del nostro vivere, che invecchiano con noi e che finiamo per considerare ben più della plastica e della latta di cui sono fatti. E se gli oggetti condividessero, almeno in piccolissima parte, la nostra natura?
Double Helix’s Day, Il Giorno della Doppia Elica, di Franci Conforti è un racconto immaginifico, quasi cinematografico, e ricco di invenzioni linguistiche che si svolge in un lontano futuro. Lo spunto scientifico è abilmente intrecciato con la trasformazione della specie umana e del pianeta e con la promessa di un futuro ancora più sorprendente.
L’ultimo racconto, inserito in appendice, è una sorpresa. La bambola di Piero Schiavo Campo è la storia sui generis della passione amorosa tra Oscar Kokoschka e Alma Mahler. Narrativamente peculiare, tanto da non aderire del tutto agli obiettivi del progetto, è un racconto delizioso, un po’ steampunk, che inserisce una biotecnologia attuale nell’ambiente della Secessione viennese.

In conclusione, un’antologia davvero raccomandabile a tutti, ma soprattutto a chi segue con particolare attenzione l’evoluzione della scienza e della fantascienza.
Marco Passarello (cur.), Fanta-Scienza, con racconti di Aresi, Barbacetto, Conforti, Forlani, Kremo, Passarello, Schiavo Campo, Vietti, Viscusi, Delos Digital, pp. 318, prefaz. Roberto Cingolani.
E-book: € 3,99
Libro: € 17,00
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.