LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Magazzino

    N. Vendola – Lamento in morte di Carlo Giuliani

    • di Vittorio Catani
    • Aprile 9, 2005 a 8:11 pm

    Nichi Vendola
    Lamento in morte di Carlo Giuliani
    Fratelli Frilli
    € 1,55

    Si presenta come una recensione ed effettivamente la è. Ma è anche il racconto di un felice incontro e di un’emozione condivisa. E la cronaca della miseria morale e intellettuale di certi «osservatori indipendenti», della loro innata e imperdonabile volgarità. Un commento, visto l’esito delle elezioni regionali in Puglia, inevitabilmente e gioiosamente carico di schadenfreude.
    La redazione di LN-LibriNuovi ringrazia Vittorio Catani e Carmilla (www.carmillaonline.com) per la pubblicazione del testo, originariamente apparso nelle pagine di Carmilla e adattato per la ripubblicazione nel nostro sito.

    Lascia ch’io pianga muto
    senza quel tuo limone
    limone asfalto e sputo
    astio del venerdì

    la morte all’imbrunire
    lontano dal cancello
    chiuso dentro l’imbuto
    di un altro carosello

    di carri armati e irati
    di un celerino a uccello
    ti spezzano i carati
    del sogno tuo degli anni

    l’ora del manganello
    rintocca nei tuoi panni
    l’ostia di nuovi giorni
    si frange a questo luglio

    arca del mai partire
    arco del tuo finire
    freccia dentro uno scoglio
    fumogeni a morire.

    Il 19 gennaio 2005 il quotidiano “Libero” in prima pagina urla: “L’ALA GAY DELLA SINISTRA”, proponendo due grandi foto, una di Nichi Vendola – Deputato di Rifondazione Comunista, reduce dalla vittoria alle “primarie” pugliesi – l’altra di Pecoraro Scanio (bisex dichiarato); mentre dall’articolone in pag. 1 dell’ineffabile Feltri estrapolo le seguenti frasi: “…E primarie furono. L’esordio delle quali è avvenuto in Puglia, simpatica regione di orecchiette (ho scritto orecchiette, diminutivo, quasi vezzeggiativo, di orecchie), di burrate e trulli. Felici come pasque gli ulivetani e i comunisti sono corsi alle urne. Qualcuno però è corso di più. Altri sono andati al mare o a scopare il mare…” E più avanti, a pag. 3: “Il Cavaliere per via dell’anticomunismo viscerale è stato preso in giro per anni, suscitando risate progressiste; adesso però gli sfottò nei suoi confronti saranno meno efficaci, dato che la realtà è esattamente come lui l’aveva sempre descritta. Il pericolo rosso è nei fatti, nei numeri. Nichi Vendola sarà una brava persona, e le sue preferenze sessuali magari non influiranno, ce lo auguriamo, sul giudizio dei votanti, ma non è un moderato, e questo è importante.”
    Stavolta tuttavia non scrivo per infierire sul modo becero in cui si ironizza sui “comunisti” e sulla regione in cui sono nato e vivo da 65 anni, nonché sui suoi abitanti (chissà se Feltri è mai venuto in Puglia o se, giuntovi, è mai riuscito a entrare nello spirito della sua gente e delle bellezze naturali pugliesi): potrei essere accusato di partigianeria. Né mi soffermo più di tanto sullo stile di quella sottolineatura (c’è un sinonimo di “becero” altrettanto efficace? Forse no) circa l'”ala gay” della sinistra: inutile parlare al vento. No, stavolta lascio il resto al suo misero destino e voglio parlarvi di una persona davvero poco comune.

    Breve premessa: da anni frequento circoli culturali baresi. Ce ne sono. Sono privati, e solitamente celati in scantinati o soffitte o – periodicamente – in salette retrostanti di qualche bar. A Bari, città tradizionalmente levantina, di mercanti e di bottegai, nonostante tutto c’è stata e c’è una fervente cultura espressa da una costellazione di piccole associazioni invisibili. Le famose “istituzioni” spendono miliardi a fine anno per i “botti”, o per chiamare in piazza Al Bano a sgolarsi, o per costruire spiagge pubbliche ai confini della città sapendo (in malafede) che sabbia o pietrisco nascondono tonnellate di amianto (poi sono costrette a chiuderle; intanto i milioni di euro sono stati spesi), etc.: perché della Cultura queste istituzioni hanno avuto, almeno finora, un concetto molto particolare. Tanto vero che praticamente “mai”, in decenni, io ho visto un assessore, un consigliere, un politico locale, venire almeno a curiosare, o ad ascoltare – in uno di questi circoli o associazioni – la presentazione di un libro, una lettura di poesie; né tanto meno a uno dei summenzionati rappresentanti istituzionali è mai passato per la testa di affossarsi nello scantinato d’una libreria per presentare un proprio volume alla “gente”: a quella che davvero ama la cultura, che è ammalata di “libridine”. Anche per rendersi conto della “qualità” di certi testi che vengono prodotti (meglio, autoprodotti) nell’indifferenza più assoluta, o dell’esistenza di un humus, di un fervore, che meriterebbero d’essere valorizzati in quanto anch’essi potenziale ricchezza di queste terre: perché tra inevitabili montagne di banalità spesso spuntano fiori, che però appassiranno subito, dal momento che nessuno di coloro che potrebbero valorizzarli se ne cura. Mancano fondi, manca un qualunque luogo adeguato per riunirsi, manca chi pubblicizzi e apprezzi chi merita. Assenza totale, vuoto intergalattico.
    Tranne una volta.

    Quella volta (un paio d’anni fa) ci andai anch’io, incuriosito: un “politico” accettava di inabissarsi nel sottoscala della libreria Roma, a Bari, e si mescolava a poetastri e scrittorucoli dell’associazione “La Vallisa” (operante in Bari da quasi due decenni, con gemellaggi nell’ex Iugoslavia) e addirittura accettava di presentare senza pompa magna, senza stucchi, bandiere, fiori, trombe e sindaci che facessero da corifei, un proprio libretto di “poesie”?!? Inaudito.
    Avrete intuito: il personaggio che voleva scendere agli inferi era Nichi Vendola. Il suo libriccino, tipo quelli di Stampa Alternativa, era edito dalla Fratelli Frilli, di Genova, e recava una prefazione di Bertinotti. Titolo: Lamento in morte di Carlo Giuliani. L’epigrafe in versi che apre il presente articolo è l’incipit del libretto.
    Fu quella sera che seppi davvero chi è Vendola. Fino ad allora lo conoscevo solo di nome, vagamente. C’era pienone, nello scantinato. E mi resi conto, ci rendemmo tutti conto (“La Vallisa”, volutamente, non esprime pubblicamente alcun orientamento politico) di trovarci di fronte ad un ospite quanto meno insolito, sicuramente fuori dai canoni correnti, lontanissimo dall’idea standard del “politico” di professione. Personaggio dal carisma accentuato, capace di suscitare immediatamente una forte empatia col pubblico, Vendola si mostrò non solo sensibile poeta, ma anche esperto – grazie ai suoi numerosi viaggi nei Paesi poveri, in Sudamerica, in tutto il mondo – in tema di questioni economiche, sociali, politiche, ambientali; ma soprattutto si “aprì” al pubblico evidenziando un’umanità e una sensibilità non comuni, tipiche di chi a sua volta non abbia avuto vita facile, abbia maturato una visione non manichea del reale, e sia capace – dote sempre più rara, anzi ormai boicottata – di immedesimarsi nell'”altro”. La serata si concluse con applausi interminabili, fu un autentico trionfo.
    Non mi stupisco molto oggi, quindi, della sua vittoria alle elezioni pugliesi: tanti auguri di buon lavoro, Nichi.
    Ma tutto questo – per citare una frase famosa – Feltri non lo sa.

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: Recensioni

      Potresti trovare interessante anche...

    • L’assassino delle vedove di Pavel Kohout Novembre 22, 2015
    • A. Del Lago, E. Quadrelli – La città e le ombre Aprile 2, 2004
    • William T. Vollman e il fantasy Maggio 30, 2013
    • La cerimonia del massaggio Novembre 6, 2014
    • Articolo precedente J. Verne – I cinquecento milioni della Begum
    • Articolo successivo A. Pellegrino – Piombo felicissimo
    • Facebook

    • In primo piano

      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
      • Lynn Margulis. La scoperta dell’evoluzione come cooperazione di Adriana Giannini02/28/2021
    • Ultimi articoli

      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
      • Il Professore e il pazzo di Simon Winchester
      • Torino magica di Vittorio Del Tufo
      • Due romanzi di Kij Johnson
      • Il Figlio della notte di Jack Williamson
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.