L’antologia di Paul Di Filippo, pubblicata dall’Editrice Nord nella collana Argento nel 1995 e ristampato da Delos Books nel 2011, porta il titolo definitivo di Steampunk. Raccoglie tre racconti lunghi: Vittoria, Il feticcio rubato e Walt ed Emily. Il primo è la storia della scomparsa della giovane Regina Vittoria alla ricerca della quale si gettano William Lamb, secondo visconte di Melbourne e primo ministro dell’Impero e lo scienziato Cosmo Cowperthwait aiutato dal suo servitore yankee, Nails (Unghie) McGroaty.
A sostituire sul trono la Regina Vittoria, Cowperthwait “presta”a Lord Melbourne Vittoria, un ibrido umanoide ottenuto dal trapianto di cellule umane in una tritona (o qualcosa del genere). Senonché la giovane Vittoria – l’umanoide – è una creatura non solo dolce e affettuosa ma anche, per un’inattesa conseguenza dell’esperimento, un’assatanata sessualmente insaziabile. La regina Vittoria viene poi ritrovata, ma nel frattempo il povero Lord Melbourne, amante della giovane regina, si trova a sperimentare personalmente la furia erotica dell’inconsueto mostro di Frankenstein nato dagli esperimenti di Cosmo Cowperthwait.
Il secondo racconto, il più lungo, ha per protagonista Louis Agassiz, l’ultimo dei grandi naturalisti antievoluzionisti – nonché convinto razzista – ed è una geniale sarabanda ricalcata sul miglior Chesterton, che vede tra i protagonisti e comprimari la figlia della Venere Ottentotta. H.P. Lovecraft e il suo prediletto mostro marino, Dagon.
Nell’ultimo racconto i protagonisti sono Walt Whitman ed Emily Dickinson, coinvolti in un tentativo di raggiungere il Regno dei Morti per mezzo della sostanza ectoplasmatica prodotta da una medium. Accanto al registro parodistico si può cogliere una sfumatura di elegia malinconica, evidentemente ispirata all’affetto per i due grandi poeti che Di Filippo ha scelto come protagonisti.
Whitman e Dickinson si conoscono e giungono ad amarsi, ma poi lei sceglie di restare fedele a se stessa:
Per ogni ora amata
dura elemosina di anni
centesimi amaramente disputati
e Scrigni pieni di Lacrime
Scrive Dickinson al termine della sua avventura, a testimoniare che il racconto è anche biografia fantastica e tributo d’amore. Un libro sinceramente consigliabile anche a chi non legge abitualmente fantascienza: sorprendente, buffo, inesauribile.
Paul Di Filippo, Steampunk, Delos Books 2011, pp. 318, € 14,90, trad. S.Proietti, ill. L.Oleastri
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