Ad avere scritto questo libro non è stato l’autore, Andreas Steinhöfel, uno dei maggiori autori tedeschi di libri per ragazzi ma un ragazzino di undici anni di nome (ovviamente) Max. Anzi, per essere più precisi: Andreas l’ha sì scritto ma ad avergli raccontato tutto ciò che vi accade è stato Max. Max gli ha narrato del Principe Meccanico che governa il mondo dei Rifugi, ai quali si può accedere soltanto attraverso la metropolitana di Berlino e solo disponendo di un tipo particolare di biglietto. E sempre Max gli ha detto degli sprizzacuore, del Mare Lacrimarum, di Gora Lete, di Salve Caruso, dell’uccello di ferro e della terribile Sala delle Anime. Ma Max non ha inventato nulla: semplicemente ha davvero incontrato il Principe ed ha visto i luoghi che ha raccontato allo scrittore. E soltanto per un miracolo è riuscito a recuperare il suo cuore prima che glielo rubasse l’uccello di ferro.
Questo nonostante fosse con lui l’amico Jan.
«Perché nonostante? Era un amico o no?»
Beh, sì era un amico. Ma un amico proprio particolare. Particolarissimo.
Ma adesso basta con la storia e con Max. Direi che se vi è venuta un minimo di curiosità – possibile non vi sia venuta? E che gente siete? – dovreste leggere il libro. Sì, dovreste proprio leggerlo questo libro. Anche se avete più di undici anni.
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