Autore Sheri Tepper, titolo Dopo il lungo silenzio, editore Fanucci.
Sul pianeta Jubal vivono, oltre agli umani, stanziati in poche enclave costiere, anche una forma di vita indigena ritenuta sub-intelligente (i Viggy) e le Presenze, misteriose entità cristalline dal comportamento capriccioso e talvolta letale. Per potersi muovere sulla superficie del pianeta sono così divenuti necessari i Cantori – un’organizzazione artistico-professionale con una struttura che ricorda gli ordini monastici medievali – gli unici in grado di comporre ed eseguire i canti necessari a scongiurare la possibilità che le Presenze manifestino in modo distruttivo la loro insofferenza alla presenza umana.
Non vi è accordo sulla possibilità che le Presenze siano una forma di intelligenza aliena, non solo, per ovvi motivi speculativi sono in molti ad augurarsi che le Presenze siano archiviate, al termine dell’indagine conoscitiva avviata dal governo federale umano, come semplici pezzi di roccia.
I personaggi principali: Tasmin, un cantore, ama il suo lavoro e, come tutti i Cantori, è affascinato dalle Presenze, Donatella, uno dei più abili esploratori del pianeta e Justin, capo degli speculatori e, anche sul piano strettamente personale, un essere crudele, avido e perverso.
Con una costruzione che ricorda molto da vicino il Western, Dopo il lungo silenzio è un ottimo romanzo di avventura, veloce, mosso, a tratti decisamente ispirato. Catartica e spettacolare la chiusa, in tutto degna di un vero romanzo d’azione. Inatteso ma godibile un certo divertito erotismo che si affaccia di tanto in tanto nel testo. Memorabile, a questo proposito, la scena di sesso tra Tasmin e Donatella, nascosti in una fossa nel terreno e braccati dagli emissari di Justin. Per l’intensità della descrizione e la scomodità delle circostanze, davvero un piccolo, garbato classico dell’erotismo.
Altrettanto interessante l’acrimonia con la quale Tepper rappresenta alcuni personaggi femminili, prima tra tutti la disgraziata moglie di Tasmin, una sposa-bambina viziata, petulante e rompiscatole, e l’attenzione posta nella descrizione dei rapporti coniugali, messi in scena con una sensibilità e un acume non comuni neppure all’interno di romanzi non di genere.
Volendo parlare di “specificità femminile” in sf partirei proprio da questo genere di attenzione verso i personaggi e la loro vita emotiva, un tratto più comune (anche se, a essere onesti, non esclusivo) alle autrici e che dà al testo un’intensità altrimenti irraggiungibile.
Ultima nota: l’edizione italiana del libro ha una copertina indefinibile per bruttezza e incomprensibilità, motivo per il quale ho inserito nell’articolo le copertine delle edizioni in lingua inglese. Abbiate pazienza.
Sheri S. Tepper, Dopo il lungo silenzio, Fanucci 1998, pp. 416, € 7,23 (esaurito) disp. Ebay € 4,99, trad. Maurizio Nati
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