Foresta di cristallo di James G. Ballard (ed. orig. 1966) fa parte della tetralogia catastrofica di Ballard, alla quale ho già accennato in altre occasioni. Dei quattro romanzi (Vento dal Nulla, Deserto d’acqua, Terra Bruciata e Foresta di Cristallo) è forse il più inafferrabile e tormentato, ma anche il più suggestivo.
Il protagonista, il dottor Sanders, medico di un lebbrosario in Camerun, vuole impiegare i pochi giorni di riposo che si è concesso per ritrovare Suzanne, la donna che ha amato e che ora, sposata a un altro medico, conduce un altro lebbrosario in una zona remota e poco abitata.
Ma il suo viaggio lo condurrà sul luogo di una metamorfosi definitiva, dove si sviluppa una malattia del tempo che cristallizza ogni oggetto e creatura, interrompendo indefinitamente l’entropia negativa dell’universo.
La mutazione elimina, nella piccola enclave, qualunque tipo di convenzione sociale o di tabù e, come negli altri romanzi della tetralogia (e a maggior ragione come in Condominium) i personaggi, spossessati delle consuete regole di convivenza, saranno costretti a cercare in se stessi le ragioni della propria residua umanità. Nella foresta ingioiellata che vive la sua meravigliosa metamorfosi, i personaggi si muovono come fantasmi senza pace, qualcuno abbagliato dalla speranza di un’eterna vita minerale, altri aggrappati alle ragioni di un odio, di un’amore, di una vendetta, come se un’ossessione fosse di per sè il viatico per la sopravvivenza.
Non vi sono eroi né criminali nella Foresta di cristallo: solo pochi uomini e donne affascinati e inorriditi dalla metamorfosi, che mettono in gioco quel poco di umanità che posseggono di fronte a un cataclisma incomprensibile.
Non è difficile inserire J.G. Ballard, che molti conoscono grazie a Crash, nella tradizione tipicamente britannica di narratori come Joseph Conrad e William Golding (Il Signore delle Mosche), questo al di là dei temi e delle vicende ferocemente ossessive con le quali si presenta.
Una buona lettura, consigliabile a tutti coloro che non sono troppo accessibili agli incubi.
James Ballard, Foresta di Cristallo, Feltrinelli Universale Economica 2005, (ed. or. 1966, prima ed. it. 1975) pp. 190, € 7,50, trad. J. Dolman
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