«I ribelli che ho sempre amato sono inguaribili utopisti, animati […] dall’istintivo, insopprimibile bisogno di ribellarsi […], anche quando la sconfitta appare ormai ineluttabile».
Ribelli di Pino Cacucci è un’opera scandita in 13 capitoli, ognuno dei quali è una succinta ma efficace biografia: si comincia con Corbari, un partigiano emiliano autore di imprese spettacolari (ispirò nel 1970 un film interpretato da Giuliano Gemma in un ruolo per lui allora inusuale), ucciso in un’imboscata nazifascista; si prosegue con l’anarchico Sabatè, inventore di un originale sistema di propaganda antifranchista, ucciso dalla Guardia Civil nel 1960. Seguono la breve (troppo) storia di un altro antifranchista, Eulalio Ferrer, riparato dopo la guerra civile in Messico, e di Irma Bandiera, staffetta partigiana trucidata dai fascisti per non aver voluto girare la testa dall’altra parte, come fecero in tanti durante la Resistenza. Poi vengono alcune vite americane, come quella di «Tania la guerrigliera», al secolo Tamara Bunke, uccisa in Bolivia durante l’ultima, sfortunata impresa del «Che», quella dell’indio Jacinto Uc, smembrato dagli spagnoli per aver istigato i discendenti dei maya a sollevarsi nella Nuova Spagna del Settecento, e infine quella di Camilo Cienfuegos, uno degli artefici della rivoluzione cubana di Fidel. E poi troviamo la storia (uno dei capitoli più belli) di un perfetto ignoto come l’anarchico Alexandre-Marius Jacob, che pure ispirò a Leblanc il personaggio di Arsenio Lupin, insieme a quella dei famosissimi Sacco e Vanzetti. Molto suggestiva anche la storia dell’anarchico Argo Secondari, l’Ardito del Popolo che si battè contro le squadracce fasciste nel primo dopoguerra. Poi le vite di due rivoluzionari americani, Reed e Villa, e quella dell’indio Tupac Amaru. L’ultima storia, quella di Jim Morrison, leader dei Doors, mi è sembrata un po’ fuori luogo, per il diverso stile di scrittura e per il tipo di personaggio. E alcuni capitoli avrebbero potuto essere maggiormente sviluppati. Ma nel suo complesso ho trovato il libro molto affascinante e coinvolgente, con quel suo dare voce ai «memorabili Don Chisciotte che hanno tentato di piantare un paletto nel cuore di ghiaccio del Grande Vampiro […]. Nella realtà è sempre Golia a vincere. Ma non per questo Davide smetterà di guardarsi intorno, cercando una nuova pietra da scagliare».
Pino Cacucci, Ribelli!
Feltrinelli universale economica, 2003, pp. 182, € 7,50
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