Briony Tallis ha superato da poco i dieci anni ed è ciò che si potrebbe definire una bambina prodigio. O almeno di questo sono convinti i suoi congiunti che non perdono occasione per sottolinearne le doti. Siamo nell’Inghilterra degli anni Trenta, nella residenza di campagna di una facoltosa famiglia inglese. È estate, un’estate torrida, inconsueta e sconveniente per le abitudini locali.
Residenza Tallis si prepara a un raduno familiare e Briony lo attende ansiosamente, progettando la rappresentazione de Le disavventure di Arabella, edificante dramma in sette pagine che affiderà alla recitazione dei tre cugini. Ma le cose andranno in tutt’altro modo; naturalmente. Robbie, figlio della vecchia domestica di casa Tallis, litigherà con Cecilia, sorella maggiore di Briony; Paul Marshall, amico di Leon, fratello di Cecilia e di Briony, mostrerà un interesse riprovevole per Lola, la cugina sedicenne; i gemelli, cugini di Briony, si riveleranno attori distratti e poco interessati. Frustrata, scivolata dall’essere centro della festa a semplice comparsa, a Briony non resta che fantasticare con la sua fervida mente da narratrice in erba sulle oscure dinamiche che muovono gli adulti. Giustificata dai contorti intrighi che immagina, intercetterà una lettera amorosa, decisamente esplicita, di Robbie per la sorella e, con la testa ben imbottita da storie di casta passione e di eroine che non cedono al peccato, ne sarà tanto colpita da immaginare di dover difendere Cecilia – che peraltro condivide i sentimenti di Robbie – dalle mire di un volgare maniaco. Infervorata dalla propria convinzione Briony attribuirà a ogni loro incontro, a ogni gesto o dialogo un significato di oscura violenza.
Quando qualcosa di realmente grave accade, per Briony sarà naturale e insieme meritorio accusare l’amante della sorella, quasi un sigillo definitivo al matrimonio tra realtà e arte che ha celebrato dentro di sé. L’accusa infamante segnerà la rovina emotiva della famiglia e il destino di Robbie e di Cecilia, il cui legame comunque non cesserà.
Organizzato in tre parti, la prima condotta da Briony, la seconda dedicata alle vicende belliche di Robbie, la terza nella quale è nuovamente protagonista Briony – adulta e decisa a espiare la terribile superficialità con la quale ha rovinato la pace della famiglia e la vita di Robbie e Cecilia – Espiazione copre un arco di tempo che va dalla metà degli anni Trenta al 1999 quando, per la prima volta, Briony settantasettenne passa a raccontare in prima persona. Racconta del romanzo che ha scritto e riscritto innumerevoli volte, del tentativo che non può realizzare di rendere giustizia a Robbie e Cecilia.
Come può una scrittrice espiare le proprie colpe quando il suo potere assoluto di decidere dei destini altrui la rende simile a Dio? Non esiste nessuno, nessuna entità superiore a cui possa fare appello, per riconciliarsi, per ottenere il perdono. Non c’è nulla al di fuori di lei. È la sua fantasia a sancire i termini della storia.
Briony ormai anziana assisterà, come regalo di compleanno, alla rappresentazione della sua «Arabella». Un dono inevitabilmente amaro che fa dell’intero romanzo e delle vite dei suoi personaggi una parentesi racchiusa tra la scrittura e la prima e ultima rappresentazione di un mediocre dramma, scritto da una ragazzina molto dotata per le parole e il linguaggio.
Espiazione è un romanzo amaro e radicale, quasi una terribile burla giocata ai danni di protagonisti e personaggi. Al centro l’arbitrio della parola, il suo essere mimesi del reale, spesso tutto ciò che di esso può essere comunicato. Briony gioca con le forme drammatiche da lei stessa create, confonde desideri, aspettative e timori. Colloca ogni parola e ogni immagine in una cornice da lei stessa delimitata. Crea proprie forme convenzionali di percezione, nate dai formalismi del tempo e dall’intensità narrativa con la quale filtra la realtà. Quanti si muovono intorno a lei sono degradati al rango di personaggi, privati del libero arbitrio, schiavi di un dio adolescente capriccioso. Lo stesso peccato che è condannato a compiere ogni narratore ma che fa parte profondamente del nostro modo di vivere.
Ian McEwan, Espiazione
Einaudi, 2002, pp. 387, € 18,00
tit. or. Atonement, trad. Susanna Basso
idem, Einaudi Super ET, 2005, € 13,00
qui il trailer del film tratto dal romanzo di Ian McEwan.
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