LN | librinuovi.net

    Quello che vale la pena leggere. E qualcosa che no.

    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    0

    Magazzino

    L’uomo che fu Giovedì

    • di Massimo Citi
    • Agosto 11, 2012 a 4:41 pm

    L’uomo che fu Giovedì è un romanzo sorprendente, magicamente sospeso tra la vaudeville – ricca di colori e atmosfere prese a prestito dal gotico – e ciò che oggi definiremmo thriller o spy-story.

    Si comincia con una società segreta anarchica, spettro politico tipico dell’Europa in epoca vittoriana. Al vertice del Comitato Centrale della Nuova Anarchia sette membri, biblicamente ribattezzati con il nome dei giorni della settimana. Il protagonista, il poliziotto Gabriel Syme, riesce a introdursi nella società segreta – dai fini e dagli intenti lasciati volutamente vaghi o grottescamente deformati – nei panni di Giovedì.
    E da qui hanno inizio le sue e le nostre sorprese. Sorprese che riguardano l’identità degli altri membri «feriali» del gruppo (Lunedì, Martedì ecc., fino a Sabato) e del loro capo, l’insigne, inafferrabile, indicibile Domenica.

    Mentre attraversava la stanza che portava al balcone, il faccione di Domenica gli appariva sempre più grande, finché fu improvvisamente colto dal terrore che, una volta a tu per tu con quel viso, esso si sarebbe rivelato troppo grosso per essere verosimile e che egli si sarebbe messo a gridare. Ricordò che da bambino non aveva mai voluto guardare la maschera di Memnon al British Museum perché era simile a un volto umano, ma paurosamente più grande.

    G.K.Chesterton

    La figura di Domenica, i suoi pensieri, la sua visione del mondo sono mutevoli, inafferrabili. Imperscrutabili, verrebbe da dire.

    Giovedì, cui la fortuna e l’abilità hanno permesso di giungere a sciogliere il mistero della società segreta, davanti a Domenica è impotente, esattamente come Lunedì e gli altri. A Domenica appartengono qualità e visioni che a nessuno di loro sono concesse. Domenica è un grande, grandissimo furfante, più grande di quanto chiunque possa immaginare, un imperscrutabile criminale o è un santo, una creatura senza peccato originale, una visione, una creatura ultraterrena? O tutte e due le cose?
    Chesterton non fornisce risposte. Domenica è essere e apparire insieme, i suoi gesti, le sue parole non possono fornire alcun indizio sulla sua natura, egli (Egli?) è completamente, definitivamente ambiguo. Leggendo ritorna alla mente un altro libro memorabile: Flatlandiadi Edwin Abbott. Provate a immaginare come apparirebbe un cristallo in movimento nell’immaginario mondo a due dimensioni di Abbott. Una semplice superficie, certo, ma cangiante, mutevole, instabile, a volte linea, a volte poligono, imminenza e movimento, incertezza di intenzioni e di disegno. Questo almeno per noi, esseri soltanto tridimensionali, che non possiamo neppure immaginare i motivi di una creatura che non fa parte del nostro mondo.
    Se nel Club dei mestieri stravaganti la mente razionale cede il passo alla percezione, all’«anima» e alla «grazia» (cfr. LN23), ne L’uomo che fu Giovedì Chesterton cerca di ingaggiare tra i suoi personaggi direttamente l’Altissimo e la Sua imperscrutabile volontà, da noi malamente chiamata Destino o Provvidenza,
    Non è un Dio buono, quello di Chesterton. O almeno non è un Dio bonario. Nella sua natura c’è la crudeltà dell’infinita conoscenza. A Giovedì-Gabriel Syme, poliziotto poeta dotato di troppa fantasia, appare magnifico e alieno. Temibile e misterioso.
    Il registro resta quello abituale di Chesterton, mistico e raffinato buffone che non perde occasione per accelerare il ritmo, sorprendere convinzioni e convenzioni del lettore, rovesciare il senso e la direzione di fatti e parole. Per ridere e far ridere di una Gran Bretagna vittoriana inalterabile e rispettabile.

     

    Leggere Chesterton è un’esperienza sinceramente raccomandabile. Pochi autori possono contribuire (in soggetti felicemente predisposti) a cambiare così profondamente la percezione della realtà semplicemente insegnando a cercare costantemente un ulteriore, impensato punto di vista.

    Da leggere e da rileggere a intervalli di tempo, tutte le volte che si ha timore di prendere il mondo troppo mortalmente sul serio.

    G.K. Chesterton
    L’uomo che fu Giovedì
    Bompiani, 2007
    pp. 227, € 8,90
    Trad. Milly Bortolotti

    Condividi!

    • Facebook
    • LinkedIn
    • Tumblr
    • Pinterest
    • Stampa

    Correlati

    Tag: istantaneeG.K.ChestertonRecensioni

      Potresti trovare interessante anche...

    • Christopher Barzak – La vita segreta dei corvi Gennaio 1, 2009
    • Luci nella notte di Georges Simenon Giugno 6, 2015
    • Claudia Salvatori, Sabina Marchesi – Sexy thriller Aprile 9, 2007
    • Fino all’estremo Maggio 16, 2012
    • Articolo precedente Nuovi scrittori cinesi (degli anni ’80)
    • Articolo successivo Sulle orme di Goethe 4.
    • Facebook

    • In primo piano

      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello01/12/2023
      • Un Drago per Ted Sturgeon12/07/2022
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase09/18/2022
      • Specchi neri di Arno Schmidt05/11/2022
      • Le tre stigmate di Palmer Eldritch di P.K.Dick03/02/2022
      • Immaginari alterati di Aa.Vv.01/21/2022
      • Noi di Evgenij Zamjàtin10/17/2021
      • La distopia secondo Stanisław Lem: Ritorno dall’universo.10/08/2021
      • La città condannata di Arkadij e Boris Strugackij08/01/2021
      • Lynn Margulis. La scoperta dell’evoluzione come cooperazione di Adriana Giannini02/28/2021
    • Ultimi articoli

      • Epepe di Ferenc Karinthy
      • Torino Nouvelle Vague di Franco Ricciardiello
      • Il villaggio dei dannati di John Wyhdham
      • Un Drago per Ted Sturgeon
      • Mostrology di Licia Troisi
      • La città dell’Orca di Sam Miller
      • I fratelli di Serapione (tomo 1) di E.T.A. Hoffmann
      • La cartolina di Anne Berest
      • SS-GB, I Nazisti occupano Londra di Len Deighton
      • Fanta-Scienza 2, a cura di Marco Passarello
      • The Revelation di Bentley Little
      • 1793 di Niklas Natt Och Dag
      • Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase
      • Imprevisti e altre catastrofi di Glauco Maria Cantarella
      • La chiocciola su pendio di Arkadij e Boris Strugackij
      • RELAZIONI Amanti, amici e famiglie del futuro a cura di Sheila Williams
      • Il Professore e il pazzo di Simon Winchester
      • Torino magica di Vittorio Del Tufo
      • Due romanzi di Kij Johnson
      • Il Figlio della notte di Jack Williamson
    • Tag

      Antologia biografia biologia Cina cinema cyberpunk distopia donne evoluzione Fantascienza fantastico fantasy Fascismo giappone gotico horror Istantanea istantanee J.G.Ballard Mappe Napoli narrativa americana narrativa cinese narrativa fantastica Narrativa francese narrativa giapponese narrativa inglese narrativa italiana Narrativa russa narrativa statunitense narrativa tedesca Nazismo P.K. Dick Poliziesco recensione Recensioni Redazionale Seconda guerra mondiale Speciali steampunk Storia della scienza Storia naturale letteratura fantastica Thriller ucronia Vampiri
    • Archivio

    • I nostri redattori

      • Andrea D'Urso
      • Claudia Cautillo
      • Consolata Lanza
      • Davide Mana
      • Emilio Patavini
      • Enrico Barbero
      • Franco Pezzini
      • Giulio Maria Artusi
      • Gordiano Lupi
      • Massimo Citi
      • Massimo Soumaré
      • Melania Gatto
      • Morgana Citi
      • Nicola Parisi
      • Sara Passannanti
      • Silvia Treves
    • Leggere altrove

      • Carmilla
      • Corriere della Fantascienza
      • CS_libri Torino, il catalogo
      • Flanerì. Rivista di cultura e narrativa
      • L'Indice dei libri
      • LIberi di scrivere
      • Rivista fralerighe
      • Sagarana
    • Letture raccomandabili in scienza e letteratura

      • Crack, dis/connessioni letterarie Crack, dis/connessioni letterarie
      • La natura delle cose La natura delle cose
      • MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino MUFANT – Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino
    • Home
    • In primo piano
    • Articoli
      • Recensioni
      • Interviste
      • Speciali
        • Retrofuturo
        • Alia Evo 5.0
    • Archivio
    • Chi siamo
    • LN Bookstore

    © Copyright 2023 LN | librinuovi.net. Newsroom Theme by WPBandit.